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La Scala di Ferro (Ex Bastione di Monserrato)

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La Scala di Ferro  (Ex Bastione di Monserrato)
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Descrizione

Classico baluardo a pianta pentagonale, il Bastione di Monserrato fu edificato nel 1562 su progetto dell'ingegnere Rocco Cappellino, allo scopo di proteggere il versante orientale della Marina. Originariamente intitolato a San Giacomo, mutò denominazione dopo che, nel 1604, i Benedettini del Monserrato costruirono nei suoi pressi il loro convento. Nel periodo 1756 – 1813, quando una parte di esso fu adibita a cimitero dell'allora vicino ospedale militare, veniva indicato anche come Bastione dei Morti.
La dismissione per Regio Decreto del 1867, aprì la strada alla cessione ai privati ed al cambio di destinazione d'uso dell'antico presidio difensivo.

Nel 1869, vi fu installato uno stabilimento balneare di acqua dolce, una parte del quale, di lì a poco, fu trasformata in albergo.            

Del baluardo, La Scala di Ferro, questo il nome della struttura ricettiva, conservò solamente la pianta a cinque lati; realizzata in stile neogotico, era caratterizzata in facciata da due torrette con false merlature, caditoie e bifore.
Noto per il lusso degli ambienti e dotato di un giardino impreziosito da antichità ed opere d'arte, l'albergo ospitò visitatori illustri quali lo scrittore inglese David Herbert Lawrence e l'attore italiano Antonio De Curtis, in arte Totò. 

Attualmente, dopo ulteriori rifacimenti, che ne hanno significativamente ridotto la connotazione neogotica risalente alla fine dell'Ottocento, il palazzo ospita gli uffici della Prefettura. 

Durante i lavori, alcuni scavi hanno portato alla luce resti sepolcrali, tombe ad incinerazione e sarcofagi, risalenti al periodo compreso tra la fine del I ed il III secolo d.C., facenti parte della necropoli orientale dell'antica Karales ed oggi costituenti una piccola, ma suggestiva, area archeologica.

Indirizzo
Viale Regina Margherita, 48 - Via Torino
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La Scala di Ferro (Ex Bastione di Monserrato)

La Scala di Ferro (Ex Bastione di Monserrato)

Viale Regina Margherita, 48 - Via Torino

Fascia età
Fuori Cagliari
No
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La Scala di Ferro  (Ex Bastione di Monserrato)

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La Fullonica

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Descrizione
Visitabile previa autorizzazione Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Cagliari e Oristano.
in data singola
No
Descrizione

Si tratta di un importante complesso archeologico, pertinente ad un impianto di tipo artigianale-produttivo, databile al 1° secolo a.C., sul quale in fasi successive alla sua utilizzazione sono stati rinvenuti resti murari di difficile datazione. Attualmente, sono visibili una porzione di ambiente pavimentato sia a mosaico che in cocciopesto, la vera di un pozzo nello stesso ambiente e due vasche. Le tracce dell'edificio, situato sotto l'attuale palazzo dell'INPS, tra Via XX Settembre e Viale R. Margherita, sono visitabili previa autorizzazione della Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano.

Indirizzo
tra Via XX Settembre e viale Regina Margherita
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La Fullonica

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tra Via XX Settembre e viale Regina Margherita

Fascia età
Fuori Cagliari
No
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Il Lazzaretto

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Il Lazzaretto
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orari
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
09:00 am
alle
01:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
03:00 pm
alle
07:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
24 Dicembre 09:00 - 13:00,
25 Dicembre Chiuso,
26 Dicembre 09:00 - 13:00,
31 Dicembre 09:00 - 13:00,
1 Gennaio Chiuso,
in data singola
No
Descrizione

Il Lazzaretto, dal 2000, è gestito dall’omonima cooperativa, che coordina le attività culturali del Centro d'Arte e Cultura al fine di ottimizzare l'offerta culturale per i cittadini residenti e per i turisti.

In particolare ospita esposizioni e mostre temporanee di vario carattere e manifestazioni culturali di diversi generi; fornisce servizi museali quali accoglienza, biglietteria e bookshop della mediateca, organizza visite guidate e itinerari turistici-culturali rivolti alla promozione culturale del Centro e del territorio del quartiere di Sant'Elia e attività didattiche rivolte alle scuole.

Indirizzo
Via dei Navigatori
Poligono GEO

Il Lazzaretto

Il Lazzaretto

Via dei Navigatori

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
No
da usare solo per eventi e percorsi
Off
telefoni
Indirizzi email
info@lazzarettodicagliari.it
Comune
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Il Lazzaretto

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Il Ghetto

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Il Ghetto
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chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
10:00 am
alle
01:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
05:00 pm
alle
08:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
Descrizione

L'edificio progettato dagli ingegneri militari piemontesi, ospitava il reparto dei "Dragoni", ed ebbe funzioni militari fino al XIX secolo. Nel 1863, la caserma, nota come Caserma San Carlo, conteneva più di 300 uomini e 40 cavalli, alloggi per veterani, scuderie dei Carabinieri, magazzini del Genio e l'Intendenza militare. Alla fine dell'800, cessato l'uso militare, l'edificio fu ceduto a privati e trasformato in piccole abitazioni. L'errata denominazione di "Ghetto degli Ebrei" deriva dal fatto che poco più avanti realmente esisteva il quartiere dove essi abitavano, nella zona delimitata fra la via Santa Croce e la via Stretta. La presenza dei Giudei a Cagliari durò infatti fino al 1492, anno di promulgazione dell'editto con il quale i reali di Castiglia ed Aragona (allora la Sardegna faceva parte di quel regno) scacciavano gli Ebrei da tutti i loro territori.

Indirizzo
Via Santa Croce,18
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Il Ghetto

Il Ghetto

Via Santa Croce,18

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
Si
da usare solo per eventi e percorsi
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telefoni
Indirizzi email
ilghettocagliari@gmail.com
Comune
Tipo di gestione
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Il Ghetto

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Grotta della Vipera

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macrocategoria
prezzi
prezzo
€3.00
Descrizione
Intero
prezzo
€2.00
Descrizione
RIDOTTO (STUDENTI FINO AI 26 ANNI DI ETÀ, PERSONE OLTRE I 65 ANNI, GRUPPI ORGANIZZATI NON INFERIORI A 15 PERSONE)
prezzo
€1.00
Descrizione
RIDOTTO PER SCOLARESCHE
Descrizione
Gratuito (bambini al disotto dei 6 anni, disabili e accompagnatori), guide turistiche munite di tesserino
prezzo
€8.00
Descrizione
BIGLIETTO UNICO PER I BENI CULTURALI: TORRE ELEFANTE, CRIPTA DI SANTA RESTITUTA, GROTTA DELLA VIPERA, ANFITEATRO ROMANO, PASSEGGIATA COPERTA E GALLERIA DELLO SPERONE VALIDO 1 SETTIMANA
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
01:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
03:00 pm
alle
07:00 pm
Giorno da
Giorno a
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Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
05:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
Descrizione

La Grotta della Vipera è un ipogeo funerario che si trova nel Viale Sant'Avendrace. Venne fatto costruire dal romano Lucio Cassio Filippo in onore di sua moglie, Atilia Pomptilla, in una datazione compresa tra la seconda metà del I secolo d.C. e la prima metà del II secolo d.C.

La presenza sul frontone di due serpenti scolpiti affrontati, il cui significato è stato variamente interpretato dagli studiosi, ha dato la denominazione al sito: tra le varie interpretazioni essi rappresenterebbero le figure divine di Iside e Osiride, secondo altre Lucio Cassio Filippo e Atilia Pomptilla e la loro fedeltà coniugale; alcuni studiosi, infine, attribuiscono il significato dei due serpenti all'analogia con il mito di Cadmo e Armonia. Compongono la tomba, decorata all'esterno da una facciata con due colonne (di cui è superstite un capitello) ed un frontone timpanato, un pronao e due camere funerarie.

Sulle pareti del pronao vi è l'incisione, oggi scarsamente leggibile, delle iscrizioni metriche latine e greche, attraverso le quali è possibile ricostruire la vicenda dei due coniugi esiliati in Sardegna, secondo la quale Atilia offrì in voto agli dèi la propria vita in cambio di quella dell'amato marito colpito da una grave malattia. Lo studioso Alberto Della Marmora, durante i lavori di costruzione della Strada Reale Cagliari-Porto Torres, nel 1822, impedì la distruzione di questo monumento (sono ancora visibili nella parete rocciosa i fori per le mine, poi rimasti inutilizzati). Il generale, nel suo “Itinerario dell’isola di Sardegna” scrisse, in merito a questo monumento:
“Questa tomba (la Grotta della Vipera) non è più nell’originario stato d’integrità, anche perché da molto tempo si è scavato attorno per estrarre dalla roccia la pietra da taglio, che qui è di buona qualità. Posso dire, senza vantarmi troppo, che sono stato io a fermare nel 1822 la mano distruttrice degli impresari della grande strada reale. Costoro avevano già cancellato una tomba vicina e avrebbero fatto lo stesso con l’altra se non avessi fatto intervenire l’autorità del viceré per impedirne la completa distruzione.”
(A. Della Marmora, Itinéraire de l’Ile de Sardaigne, Torino 1860).

Grazie a questo tempestivo intervento di tutela, attualmente l'accesso alla Grotta della Vipera è consentito al pubblico, che può visitare la tomba accedendo dal cortile esterno.

Indirizzo
Viale Sant'Avendrace 87
Poligono GEO

Grotta della Vipera

Grotta della Vipera

Viale Sant'Avendrace 87

Fascia età
Fuori Cagliari
No
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info.beniculturalicagliari@gmail.com
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Grotta della Vipera

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Graffito (Senza Titolo)

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Descrizione

Assieme alle sculture, presso la sede della Regione in via Roma si trovano anche una serie di graffiti raffiguranti paesaggi di ambientazione rurale tipici della Sardegna, ad opera dell’artista sardo Costantino Nivola (1911-1988), su disegno del collega e conterraneo Salvatore Fancello (1916-1941).

Indirizzo
Via Roma - presso Palazzo del Consiglio Regionale
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Graffito (Senza Titolo)

Graffito (Senza Titolo)

Via Roma - presso Palazzo del Consiglio Regionale

Fascia età
Fuori Cagliari
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Giardino Mariposa

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Giardino Mariposa
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Descrizione

Il giardino di Is Mirrionis, denominato “Mariposa” ovvero farfalla, consta di circa 600 metri quadrati tra via Barigadu e via Gippi.  È una zona verde inaugurata nel 2014 e pensata soprattutto per i più piccoli. Ci sono un’area gioco con attrezzi per l’arrampicata e una zona pic-nic.

Indirizzo
Via Barigadu
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Giardino Mariposa

Giardino Mariposa

Via Barigadu

Fascia età
Fuori Cagliari
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Giardino Mariposa

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Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori

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Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori
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orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Descrizione
Gennaio/Marzo 06.00 - 22.00 Aprile/Settembre 05.30 - 24.00 Ottobre/Dicembre 06.00 - 23.00
in data singola
No
Descrizione

Un giardino passeggiata che parte dall'ascensore che porta al Bastione di Saint Remy ai parcheggi Apcoa di viale Regina Elena: un nuovo spazio sotto le mura di Castello, abbandonato per decenni e da qualche tempo cantiere chiuso al pubblico, ora restituito alla città.

L'area che un tempo era occupata dall'ex vivaio comunale è stata inaugurata venerdì 28 marzo 2014 con un grande afflusso di pubblico.

E' uno giardino lungo circa cinquecento metri e si estende per 6500 quadri. Si compone di due percorsi di grande suggestione su due livelli d'altezza collegati tra loro da una bellissima scala voltata, anch'essa restaurata e presto saranno collegati anche dalla fermata intermedia dell'ascensore che consentirà l'accesso intermedio tra la terrazza di Santa Caterina e Viale Regina.

Il Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori è stato abbellito dal prezioso lavoro di recupero dello stile futurista di Ubaldo Badas unito e completato dalle sculture dell'artista sardo Pinuccio Sciola.

Nella passeggiata è stato ristrutturato appunto il teatrino nell'emiciclo progettato da Ubaldo Badas, salvaguardando l'inferriata e la cabina elettrica.

Sono state installate sette opere di Sciola: di fronte all'ingresso principale una scultura architettonica; in prossimità del teatrino all'aperto una moderna stele in basalto; sui prati tre semi di pietra e alcune pietre legate. Infine, nelle vasche in marmo, tre installazioni in calcare: la prima si ispira alla città sommersa, in memoria della Santa Igia sulle sponde di Santa Gilla, la seconda rende omaggio a Castello, la città arroccata e nella terza vasca le sculture piramidali richiamano le saline, uno dei tratti caratteristici di Cagliari, città del sale.

L'imponente lavoro di restauro ha permesso che il Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori sia completamente accessibile ai disabili e presto verrà inaugurato anche un servizio di ristorazione al suo interno.

Indirizzo
Viale Regina Elena
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Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori

Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori

Viale Regina Elena

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Fuori Cagliari
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Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori

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Giardino Coloru

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Giardino Coloru
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Descrizione

Lo spazio, recuperato al degrado, confina con il centro sociale ExMè ed è ora attrezzato con un piccolo parco giochi immerso nel verde e con un campetto di calcio in terra battuta per i bambini.

Indirizzo
Via Antonio Sanna
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Giardino Coloru

Giardino Coloru

Via Antonio Sanna

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Galleria Rifugio Don Bosco

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Descrizione

La galleria rifugio si sviluppa per circa 180 metri, lungo un asse parallelo ed equidistante dal viale Merello e dal viale Fra Ignazio da Laconi. Essa faceva parte di una serie di percorsi sotterranei tuttora esistenti, realizzati nel 1700 dai Piemontesi all'esterno delle mura per scopi militari.

L'ingresso principale era situato inizialmente in via don Bosco, ma alcuni corridoi trasversali rispetto all'asse principale del rifugio, lunghi qualche decina di metri, consentivano di accedere al rifugio non solo dall'ingresso principale, ma da altri ingressi posti in cortili privati di vie attigue. Per quasi tutta la lunghezza del tunnel sono presenti panchine con funzione di sedile addossate al muro su entrambi i lati. Anche negli otto vani della galleria possiamo trovare panchine laterali sui lati lunghi, analoghe a quelle che si ritrovano nella galleria principale. Nel tunnel è anche presente, a pochi metri dall'ingresso principale, un vano in cui sono stati ricavati dei bagni alla turca.  Buona parte di questa preesistente rete di gallerie fu riadattata agli inizi del secondo conflitto mondiale come rifugio per la popolazione civile con interventi di pulizia, costruzione di doppi e tripli ingressi in cemento armato a prova di bomba e realizzazione di sedili alle pareti. Alla fine della guerra il tunnel venne dimenticato ed i vari ingressi, compreso quello principale su via Don Bosco, furono murati. Ciò ha consentito di farlo pervenire quasi integro fino ai giorni nostri.

Indirizzo
Via San Giovanni Bosco
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Galleria Rifugio Don Bosco

Galleria Rifugio Don Bosco

Via San Giovanni Bosco

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Galleria rifugio Don bosco

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