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Marina di Bonaria (Su Siccu)

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Marina di Bonaria (Su Siccu)
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
Descrizione

Il porto Marina di Bonaria (darsena di “Su Siccu”) è situata all’interno del porto di Cagliari, di fronte al Santuario di Bonaria, tra il Nuovo Bacino di Levante e la Darsena del Sale.

All’interno della darsena si trovano 302 posti barca. La darsena si trova all’interno di un grande porto commerciale, con grosse unità in movimento; dentro la zona portuale è vietato l’ancoraggio e la pesca e vi si può accedere con una velocità massima di 3 nodi.

Mentre il rifornimento del carburante si può effettuare soltanto all’interno del porto di Cagliari. Alla marina di Bonaria, “porticciolo di Su Siccu” si trovano prese acqua ed energia elettrica, uno scivolo, lo scalo di alaggio, una gru fissa fino a 2,5 tonnellate e un rimessaggio all’aperto.

È inoltre possibile avere servizi di riparazione motori, scafi, vele. Nella darsena di Su Siccu si offrono servizi di guardianaggio e antincendio, ritiro rifiuti, servizi igienici e docce, parcheggio auto e una cabina telefonica.

La “Passeggiata a Su Siccu” è un suggestivo percorso sul lungomare molto consigliato, dal quale, oltre che il mare, si può ammirare dal basso la famosa scalinata della Basilica di Bonaria.

Indirizzo
Viale Colombo, 135
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Marina di Bonaria (Su Siccu)

Marina di Bonaria (Su Siccu)

Viale Colombo, 135

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
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No
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Comune
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Marina di Bonaria (Su Siccu)

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Marina del Sole

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Marina del Sole
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Descrizione

Si trova all'interno del porto di Cagliari, tra il Pennello Sant'Elmo e il Nuovo Molo di Levante. Dispone di 200 posti barca, 30 dei quali riservati al transito.

Un’accogliente Marina a Cagliari, punto di incontro delle principali rotte diportistiche del Mediterraneo. 
Luogo rilassante sul mare, tra il Molo Ichnusa e il Molo Sant'Elmo, questo lungomare moderno con pista ciclabile è molto bello, soprattutto al tramonto, quando il sole scende dietro le colline. Panchine comode, gazebo, fontanelle per bere, tutto moderno e funzionale, arredano questo affascinante tratto di lungomare.
Da non perdere!

Indirizzo
Calata dei Mercedari - Molo Sant'Elmo - Località Su Siccu
Poligono GEO

Marina del Sole

Marina del Sole

Calata dei Mercedari - Molo Sant'Elmo - Località Su Siccu

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
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No
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Off
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telefoni
Indirizzi email
marinadelsole@tiscali.it
Comune
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Marina del Sole

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Legione dei Carabinieri

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Legione dei Carabinieri
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Descrizione

L'edificio della Legione dei Carabinieri di Cagliari si trova in via Sonnino, antistante alla piazza Gramsci, nel quartiere Villanova. L'edificio fu progettato dagli ingegneri Angelo Binaghi e Flavio Scano.

I lavori vennero avviati alla fine del 1930 mentre l'inaugurazione avvenne il 21 aprile 1933 ad opera non ancora terminata. L'edificio di forma pentagonale, è caratterizzato da forme ridodanti. Nella parte superiore si trovano quattro grandi sculture in bronzo realizzate dallo scultore Albino Manca e raffiguranti nudi virili simboleggianti "L'Età Fascista, La Giustizia, La Nuova Giovinezza, Il Dovere". Nella sommità sono visibili gli stemmi e i motti dell'Arma dei Carabinieri riportati in lingua latina e in italiano: "Pro patria contra omnes –Pro me contra neminem"; "Usi obbedir tacendo e tacendo morir".

Indirizzo
Via Sidney Sonnino, 111
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Legione dei Carabinieri

Legione dei Carabinieri

Via Sidney Sonnino, 111

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
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Legione dei Carabinieri

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Lapide Commemorativa di Sant'Agostino d'Ippona

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Lapide Commemorativa di Sant'Agostino d'Ippona
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Descrizione

Lungo il largo Carlo Felice è stata collocata la lapide commemorativa in onore di Sant'Agostino di Ippona, dove riposarono per più di duecento anni le spoglie del celebre padre e dottore della Chiesa. Il corpo del santo raggiunse Cagliari nel 507-508 con la diaspora del nord Africa e in seguito alla conquista vandala.

Agostino si rifugiò a Ippona assieme ad altri vescovi e il comes Bonifacio, quando questi fu cacciato da Cartagine. Ma, all'inizio dell'assedio da parte dei Vandali, fu colpito da una malattia fatale e, dopo tre mesi, il 28 agosto 430, morì all'età di 75 anni.

Nel 718 il suo feretro, venerato per secoli a Cagliari dove era stato portato da esuli fuggiti all'invasione vandala del Nordafrica, fu fatto trasportare dal re longobardo Liutprando dalla Sardegna a Pavia. Da allora le sue spoglie sono custodite nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro.

Indirizzo
Largo Carlo Felice, 14
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Lapide Commemorativa di Sant'Agostino d'Ippona

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Largo Carlo Felice, 14

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Lapide Commemorativa di Nicola Valle

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Lapide Commemorativa di Nicola Valle
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La lapide commemorativa di Nicola Valle è stata collocata in piazza Dettori, nel quartiere Marina, sulla facciata del liceo classico, in onore di questo illustre docente, che qui insegnò letteratura italiana e latina. Nicola Valle fu uno studioso e letterato e fondò l'Associazione Amici del Libro che contribuì alla diffusione della lettura e della cultura. Fu nominato direttore della Biblioteca Universitaria, che riordinò e arricchì e, inoltre, fu un grande amante e studioso della musica. Conseguì il diploma di violino in giovane età e si esibì nei più importanti teatri italiani.

Indirizzo
Piazza Giovanni Maria Dettori
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Lapide Commemorativa di Nicola Valle

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Piazza Giovanni Maria Dettori

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Lapide Commemorativa di Nicolò Canelles

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Lapide Commemorativa di Nicolò Canelles
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Nel quartiere Castello, in via Canelles, è stata affissa una lapide commemorativa in onore del vescovo sardo che, nel 1566, creò la prima tipografia in Sardegna contribuendo alla diffusione dei caratteri mobili da stampa. Nicolò Canelles fu uno degli esponenti di spicco della Sardegna ecclesiastica nel Cinquecento e uno dei più colti umanisti del suo tempo.

Indirizzo
Via Nicolò Canelles, 69
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Lapide Commemorativa di Nicolò Canelles

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Via Nicolò Canelles, 69

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Lapide Commemorativa di Miguel de Cervantes

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Nel quartiere Castello, in piazza Arsenale, si trova una lapide che ricorda il passaggio di Miguel de Cervantes nel capoluogo. Il celebre scrittore spagnolo, autore del capolavoro "Don Chisciotte", partecipò alla battaglia di Lepanto nel 1571 e, in questa occasione, fu ferito e perse la mano. Ribattezzato il monco di Lepanto, il re Filippo II lo inviò in Tunisia, con partenza prevista dal golfo di Cagliari.

Indirizzo
Piazza Arsenale - Facciata Interna di Porta Cristina
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Lapide Commemorativa di Miguel de Cervantes

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Piazza Arsenale - Facciata Interna di Porta Cristina

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Lapide Commemorativa di Grazia Deledda

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Lapide Commemorativa di Grazia Deledda (2)
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Grazia Deledda viene ricordata a Cagliari con tre lapidi e un busto nel municipio. Due lapidi sono state poste in viale Europa, uno dei punti panoramici più belli della città, in occasione del centenario della nascita della letterata originaria di Nuoro, unica scrittrice italiana ad aver conseguito il premio Nobel per la letteratura nel 1926 con il capolavoro “Canne al vento”.

È probabile che, proprio a Monte Urpinu, maturò l’amore per Palmiro Madesani, un mantovano di Cicognara che in quegli anni era stato assegnato agli uffici dell’intendenza di finanza di Cagliari e che la chiese in moglie una settimana dopo averla incontrata. In occasione del suo matrimonio uscì una silloge che comparve nel numero speciale de “La Donna Sarda”, a cui collaborarono alcuni dei maggiori intellettuali, cagliaritani di nascita o d’elezione: «… noi vaghiamo pei campi. Una pineta ci seduce. O adorabile luogo… stendonsi i viali verdi deserti e in lontananza i rami ricamano gli sfondi rosei… In alto… bianche roccie guardan sugli stagni di madreperla, solcati dal lento volo dei fenicotteri e sul mare d’argento fosco».

Nel 1909, invece, apparvero in uno “speciale” del milanese “Natura ed Arte” in onore dei Terremotati di Messina e Reggio, i versi in prosa: «Par di essere tra cielo e terra, in un bagno di luce, e di percorrere una di quelle vie d’oro del mare che conducono verso l’ignoto oriente»”.

La famiglia Scano, l’istituto Cambosu e soprattutto l’Associazione Amici del libro cesellarono le parole della Deledda nelle due grandi lapidi bronzee che furono scoperte nel 1972. 

Indirizzo
Viale Europa
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Lapide Commemorativa di Grazia Deledda

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Viale Europa

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Lapide Commemorativa di Grazia Deledda (2)

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Lapide Commemorativa di Giuseppe Dessì

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Giuseppe Dessì è stato uno dei più grandi scrittori e drammaturghi del Novecento, vincitore del premio Strega nel 1972 con il suo capolavoro "Paese d'ombre". Nacque a Cagliari da una famiglia originaria di Villacidro. Nel capoluogo frequentò il liceo classico Dettori, ma passò buona parte della sua vita lontano dalla Sardegna, pur restando sempre presente alla sua tensione narrativa, sfondo costante di romanzi e racconti drammatici. I suoi drammi teatrali, rappresentati spesso con grande successo di pubblico e di critica, contengono testi di preciso impegno politico: “La giustizia”, “Qui non c’è guerra”, “Eleonora d’Arborea”; così come “La trincea”, che inaugurò nel 1962 la seconda rete televisiva italiana.

Per celebrare i suoi meriti letterari che hanno dato lustro all'isola intera è stata collocata una lapide commemorativa in via Mazzini, dove sorgeva la casa, oggi demolita, sotto il Bastione del Balice, che lo vide venire al mondo.

Indirizzo
Via Giuseppe Mazzini
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Lapide Commemorativa di Giuseppe Dessì

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Via Giuseppe Mazzini

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Lapide Commemorativa di Giovanni Spano

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Il ploaghese Giovanni Spano (1803 –1878) è stato un archeologo, linguista, etnologo, docente universitario e presbitero italiano. Il canonico viene nominato docente universitario di sacra scrittura e lingue orientali all'Università di Cagliari e direttore del Museo Archeologico nel 1834. Nel 1839 diviene direttore della biblioteca universitaria, nel 1854 preside del liceo Dettori e dal 1857 al 1868 rettore dell'ateneo. Nel 1871 divenne senatore del Regno d'Italia.

Giovanni Spano è uno dei più grandi studiosi sardi di archeologia, storia e storia dell'arte, glottologia ed etnologia della Sardegna, tra i fondatori della Scuola Antropologica di Cagliari. Il canonico Spano pose in maniera esplicita la questione della lingua sarda, proponendo la variante logudorese come lingua letteraria della Sardegna.

Morì a Cagliari ed è sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, sulla sua tomba fece imprimere il motto: Patriam dilexit, laboravit (Amò la sua terra, e per lei impegnò la sua opera).

Ad esso è dedicata anche una via della città e in via Canelles, nel quartiere Castello, sulla facciata del palazzo nel quale abitò, è stata fissata una lapide commemorativa in suo onore.

Indirizzo
Via Nicolò Canelles, 65
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Lapide Commemorativa di Giovanni Spano

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Via Nicolò Canelles, 65

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