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Palazzo Asquer

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Palazzo Asquer
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
Descrizione

L'edificio, costruito nella seconda metà del XVIII si trova nella Via Lamarmora e si affaccia sulla Piazza Carlo Alberto.

Nell'immediato dopoguerra, l'edificio fu oggetto di un attento lavoro di restaurazione per sopperire ai gravi danni riportati in seguito ai bombardamenti del 1943. Il palazzo, edificato in base al gusto del Barocchetto Piemontese, si sviluppa su due piani alti, un piano cosiddetto ammezzato e un piano terra. Le finestre presentano delle differenze nei vari piani: quelle del piano intermedio hanno balconi a filo della facciata e sono disadorne; le finestre dei piani alti invece hanno balconi aggettanti e ringhiere in ferro battuto. Il portone principale è inquadrato da pilastri dorici ed è sovrastato da un timpano triangolare in cui è scolpito lo scudo gentilizio dei proprietari (Nin di San Tommaso).

Indirizzo
Via Lamarmora, 80
Poligono GEO

Palazzo Asquer

Palazzo Asquer

Via Lamarmora, 80

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
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No
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Palazzo Asquer

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Palazzo Arcivescovile

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Palazzo Arcivescovile
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macrocategoria
Descrizione

L'edificio, è sede e residenza dell'Arcivescovo di Cagliari dal XIII secolo.

È situato in un'area del quartiere di Castello, nella quale sorgono anche altri edifici rappresentativi della storia di Cagliari (la Cattedrale, il Palazzo Regio, l'ex Palazzo di Città). Carlo Felice vi dimorò durante il periodo Napoleonico, a causa dell' inadeguatezza del Palazzo Regio. L'attuale fisionomia del prospetto principale si deve a significativi lavori di rifacimento avvenuti alla fine della terza decade del secolo scorso. Sulla parete laterale sono visibili epigrafi funerarie risalenti alla  prima era cristiana. Nelle sale interne sono conservati numerosi quadri e reperti archeologici; è possibile, inoltre, vedere parte della struttura originaria della Cattedrale, in stile romanico.

Indirizzo
Piazza Palazzo, 4
Poligono GEO

Palazzo Arcivescovile

Palazzo Arcivescovile

Piazza Palazzo, 4

Fascia età
Fuori Cagliari
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Palazzo Arcivescovile

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Palazzo Amat

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Palazzo Amat
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Descrizione

L'edificio è situato in Via Lamarmora a metà strada tra la Chiesa della Purissima e la vecchia sede del Museo Archeologico. Realizzato nel XVIII secolo era di proprietà della famiglia Masones.

Nel XIX secolo due eventi molto importanti cambiarono la storia del palazzo: il suo acquisto da parte del Marchese Francesco Amat e i lavori di ammodernamento e ampliamento. L'edificio ha due facciate: una sulla Via Lamarmora ed una sulla Piazza Indipendenza. Il prospetto sulla Via Lamarmora si sviluppa su due piani con una successione di balconi in ferro battuto. L'ingresso principale conduce ad un ampio atrio sul cui soffitto è ritratto il blasone della famiglia Amat.

Indirizzo
Via Lamarmora, 138
Poligono GEO

Palazzo Amat

Palazzo Amat

Via Lamarmora, 138

Fascia età
Fuori Cagliari
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Quartiere
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Palazzo Amat

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Palazzo Accardo

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Palazzo Accardo
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Descrizione

L'edificio progettato dall'ingegnere Dionigi Scano è situato all'angolo tra il largo Carlo Felice e la via Crispi, in posizione limitrofa alla facciata posteriore del Municipio.

La sua costruzione avvenuta tra il 1899 e il 1901. Tra gli elementi distintivi vi sono le volte che formano le aperture del piano terra, allineate alle finestre dei tre piani soprastanti, ciascuno riccamente decorato e con balconi in parte sporgenti, in parte in linea con la facciata.  I due prospetti sono contraddistinti da pilastri verticali a fasce con capitello ionico. Decisamente adorna è la fascia decorativa posizionata al di sotto del cornicione sporgente, realizzata in cotto con ovoli, dentelli e figure femminili. Riveste particolare importanza l'utilizzo in fase di costruzione, di materiali differenti come pietra, cemento e cotto.

Indirizzo
Via Crispi/Largo Carlo Felice, 13
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Palazzo Accardo

Palazzo Accardo

Via Crispi/Largo Carlo Felice, 13

Fascia età
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Palazzo Accardo

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Palazzina Scano

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Palazzina Scano
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Descrizione

Il progetto, venne realizzato nel 1933 in seguito ad alcune modifiche riguardanti la decorazione esterna. Questo edificio è la prima opera di edilizia privata interamente in cemento armato di Cagliari. La palazzina fonde alla perfezione lo stile moderno con quello dell'Art Déco. In notevole evidenza una lastra di cemento collocata sopra l'ingresso che ritrae animali epici in corsa. Nella parte superiore dell'edificio vi sono tre lunghi archi che cingono le finestre con balaustre impreziosite a motivi marinareschi e quattro vasi, addossati al cornicione che circoscrive il primo piano.

Indirizzo
Corso Vittorio Emanuele II, 404
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Palazzina Scano

Palazzina Scano

Corso Vittorio Emanuele II, 404

Fascia età
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Palazzina Lixi

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Palazzina Lixi
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Descrizione

La palazzina, che prende il nome dal progettista e proprietario, l'ingegnere Gaetano Lixi Delogu, è molto rinomata per la decorazione esterna eseguita da Francesco Ciusa, ripristinata fedelmente nel dopoguerra dopo essere stata danneggiata dai bombardamenti del 1943. I lavori di costruzione iniziano nel 1932 e si concludono dopo un anno. Ben visibile in tutta la palazzina è l'uso del colore, eseguito combinando abilmente verniciatura e pietra rosa. Francesco Ciusa contribuì ai lavori, occupandosi del disegno, delle rifiniture e delle decorazioni esterne. Tra le sue opere ricordiamo infatti l'intonaco rosa, e i bassorilievi che riproducono caravelle e fontane. particolarmente raffinate. La decorazione più significativa è la testa della Gorgona Rondanini realizzata durante la ricostruzione delle parti distrutte dal bombardamento del 1943.

Indirizzo
Via Paoli, 22
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Palazzina Lixi

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Via Paoli, 22

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Palazzina Lixi

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Palazzata di via Roma

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Palazzata di via Roma
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Descrizione

I palazzi hanno rimpiazzato le fortificazioni, già fondate sui bastioni di Sant'Agostino (odierno incrocio con largo Carlo Felice) e della darsena (ad angolo con il viale Regina Margherita) demoliti nel 1863. La Palazzata è formata da costruzioni porticate che si distinguono per l'accostamento di stili decorativi diversi tra loro come quelli rinascimentale e liberty.

Nel 1870, via Roma era chiamata via San Francesco al molo, ed era costituita da una serie di piccole case a pian terreno e primo piano abitate da famiglie di operai e da gente di mare. Una fila di case era situata anche a ridosso dei bastioni del molo. Si trattava di case popolari  i  cui piani bassi erano occupati da piccoli negozi o da trattorie popolari. La realizzazione del porto, fu preceduta dalla demolizione delle case contigue al molo nel 1881.

Nell'area in cui venne edificata la Rinascente, vi era lo stabile del cinema Iris, e  alcune grandi fabbriche, in seguito trasferite alla periferia della città. Alla Rinascente seguono i palazzi porticati che costituiscono la Palazzata: i palazzi Magnini costruiti tra il 1894 e il 1895 accanto alla via Baylle, il palazzo Putzu-Spano datato anni Trenta, il palazzo Garzia edificato tra il 1894 e il 1905 delimitato dalla via Napoli e dalla via Barcellona, il palazzo Leone-Manca eretto tra il 1924 e il 1934 e sede del cinema Olympia. Segue il palazzo Devoto costruito nel 1870 e affiancato alla chiesa di San Francesco di Paola e il palazzo Vascellari-Beretta, situato tra la Via Lepanto e la via Concezione. Completano la Palazzata, il palazzo del Consiglio Regionale, il palazzo Ravenna risalente al 1910 e il palazzo INA edificato negli anni cinquanta del secolo scorso, che ha preso il posto del palazzo Zamberletti distrutto dai bombardamenti del 1943.

Indirizzo
Via Roma
Poligono GEO

Palazzata di via Roma

Palazzata di via Roma

Via Roma

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
No
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peso
Comune
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Palazzata di via Roma

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Orto dei Cappuccini

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Orto dei Cappuccini
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prezzi
Descrizione
Ingresso Libero
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
07:00 am
alle
07:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Gennaio/Marzo
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
06:00 am
alle
08:30 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Aprile/Maggio
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
06:00 am
alle
09:30 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Giugno/Luglio
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
06:00 am
alle
09:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Agosto
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
06:00 am
alle
08:30 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Settembre
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
06:00 am
alle
07:30 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Ottobre
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
07:00 am
alle
07:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Novembre
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
07:00 am
alle
06:30 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
Dicembre
in data singola
No
Descrizione

L'Orto dei Cappuccini fu realizzato nel 1595 sulla collina ad ovest dell’Anfiteatro romano. Il Convento dei frati possedeva una vasta estensione di terreno adibita ad orto per la coltura delle piante officinali, al cui interno si trovavano alcune antiche cisterne di epoca romana.
Da vico I Merello si accede nella vasta area denominata “Orto dei Cappuccini”. Dal 1595, i frati Cappuccini avevano fondato sulla collina ad ovest dell’Anfiteatro il loro primo convento sardo, dotato di un vasto terreno adibito ad orto, ed inglobando nei loro terreni alcune antiche cisterne. Il convento crebbe rapidamente, al punto che, nel 1649, includeva ben 65 celle per i frati, oltre alle cucine e al refettorio. La presenza di un lanificio, di un infermeria e di un vasto orto per la coltura delle piante officinali, era reso possibile solo grazie alla disponibilità di una grande quantità d’acqua, garantita soprattutto dalla presenza di un pozzo dentro al quale, grazie ad una complessa opera di canalizzazione idrica, confluiva l'acqua piovana. Il padre cappuccino Giorgio Aleo, autore di una famosa “Storia Cronologica di Sardegna” riferisce una notizia relativa alla pestilenza cagliaritana del 1656, che probabilmente riguarda il cisternone dell’Orto dei Cappuccini. L’Aleo scrive infatti che negli ultimi giorni di maggio del 1656 la mortalità a Cagliari era diventata così elevata, che non vi erano “fossori” a sufficienza per seppellire i morti. Di fronte al crescente numero di cadaveri insepolti il magistrato di sanità decise allora di far “tumulare” i morti in pozzi e cisterne: ed i morti del quartiere di Castello finirono “in un antico cisternone vicino ai Cappuccini”.
Nell'orto dei cappuccini, ora di proprietà comunale, si aprono varie monumentali cisterne scavate nella roccia calcarea, per lungo tempo attribuite a periodo punico. Si tratta, invece, di cave di blocchi aperte forse nel I-II secolo d.C., per la costruzione del vicino anfiteatro romano. Esse furono adibite a cisterne solo in un secondo tempo, una volta impermeabilizzate con il cocciopesto (un intonaco di calce mista a cocci triturati). La più ampia poteva contenere fino a un milione di litri d'acqua piovana, proveniente dall'anfiteatro attraverso un lungo cunicolo sotterraneo ancora percorribile. Varie prospezioni effettuate nel 1997 da Gruppo Speleologico Specus hanno consentito di appurare che la cavità subì già in passato un ulteriore riadattamento a carcere, come testimoniano le numerose anelle osservabili lungo le pareti, destinate al fissaggio delle catene. In corrispondenza di una di queste è stato scoperto un importante graffito paleocristiano, forse risalente agli inizi del IV secolo d.C. Si tratterebbe, secondo un'ipotesi, di un'immagine simbolica della Navicula Petri, la nave della chiesa, con l'albero della vela costituito da una croce monogrammatica e sul ponte i dodici Apostoli, "pescatori di uomini", schematicamente rappresentati nel salpare la rete. L'autore andrebbe probabilmente individuato in uno sconosciuto martire cristiano, detenuto prima di essere ucciso forse nei giochi dell'anfiteatro.

Indirizzo
Viale Merello, 59
Risorse multimediali
/sites/default/files/file_img_cagliari/Il%20nuovo%20frutteto.jpg
/sites/default/files/file_img_cagliari/Il%20restauro%20degli%20antichi%20percorsi.jpg
/sites/default/files/file_img_cagliari/L%27Orto%20delle%20piante%20aromatiche.jpg
/sites/default/files/file_img_cagliari/Orto_dei_Cappuccini7_d5.jpg
/sites/default/files/file_img_cagliari/Orto_dei_Cappuccini25_d5.jpg
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Orto dei Cappuccini

Orto dei Cappuccini

Viale Merello, 59

Fascia età
Fuori Cagliari
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Comune
Tipo di gestione
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Orto dei Cappuccini

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Oratorio del Santissimo Crocifisso

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Oratorio del Santissimo Crocifisso
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Descrizione

Edificata tra il 1665 e il 1667 in stile barocco, è sede dell'Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, attiva nell'organizzazione dei riti della Settimana Santa.

L'oratorio del Santissimo Crocifisso è una chiesa del quartiere Villanova, si affaccia su piazza San Giacomo e risulta adiacente alla chiesa omonima. Il piccolo tempio, in stile barocco, venne eretto nella seconda metà del Seicento sopra un edificio preesistente. La facciata è divisa in due specchi e su ciascuno specchio si apre un portale. All'interno spicca un maestoso altare maggiore in legno dorato e sono custodite anche le statue settecentesche, "Is Misterius", opera di Antonio Lonis e utilizzate nelle processioni della Pasqua. 

Indirizzo
Piazza San Giacomo
Poligono GEO

Oratorio del Santissimo Crocifisso

Oratorio del Santissimo Crocifisso

Piazza San Giacomo

Fascia età
Fuori Cagliari
No
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telefoni
Comune
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Oratorio del Santissimo Crocifisso

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Nuovo Borgo Sant'Elia

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Nuovo Borgo Sant'Elia
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Descrizione

Negli anni Settanta accanto al Borgo Sant'Elia è stata costruita un'area nuova, lungo la via Schiavazzi, a breve distanza dall'omonimo stadio.

Il quartiere Sant'Elia, il più meridionale della città, si estende a ridosso di un'area paludosa, vicino al faro omonimo. In passato era l'antico borgo dei pescatori. A partire dagli anni Settanta la zona è stata oggetto di un processo di sviluppo urbanistico che ha portato alla costruzione di nuovi alloggi popolari, il complesso del Favero, formato da quattordici blocchi collocati intorno a tre piazze. Fu realizzato anche lo stadio per sostituire il vecchio Amsicora. 

Indirizzo
Nuovo Borgo Sant'Elia
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Nuovo Borgo Sant'Elia

Nuovo Borgo Sant'Elia

Nuovo Borgo Sant'Elia

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Nuovo Borgo Sant'Elia

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