Palazzo Boyl è uno degli edifici nobiliari più significativi del quartiere di Castello. Fu eretto nel 1840 da Carlo Pilo Boyl, marchese di Putifigari.
Il palazzo venne progettato seguendo lo stile neoclassico, sulla falsariga della Porta Cristina e dell'ingresso dal Regio Arsenale militare, anch'esse ideate dal marchese di Putifigari. L'edificio è costituito da un parapetto in marmo abbellito da quattro statue che ritraggono le Stagioni, nella parte centrale invece è intagliato lo stemma gentilizio del casato. Sotto si legge l'iscrizione che riporta alla memoria l'anno in cui era stato eretto edificio: "COMES KAROLUS PILO BOYL EX MARCHIO PUTIFIGARI INSTAURAVIT ANNO MDCCCXL".
Una torre pisana, che fungeva da accesso al quartiere di Castello, contemporanea a quelle di San Pancrazio e dell'Elefante, fu inglobata dall'edificio. La torre subì tre attacchi devastanti: quello inglese del 1708, l'assedio spagnolo del 1717, in cui perse la sua parte superiore e quello francese del 1793. Tre palle di cannone conficcate sulla facciata del palazzo sono una vivida testimonianza dei tre attacchi subiti. Oltrepassata la porta, sul lato sinistro, è visibile un stele funeraria romana, che era stata murata nella torre insieme ad altre iscrizioni. Alla fine dell'Ottocento il palazzo fu acquisito dalla famiglia dei baroni Rossi. Gli attuali proprietari sono i conti marchigiani Tomassini Barbarossa.
Palazzo Boyl
Via de Candia
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