La Galleria Comunale d’Arte si trova all'interno dei Giardini Pubblici. L'edificio si dispone maestoso al termine della passeggiata principale immersa nel verde dell'area disegnata dalle pendici del costone roccioso del colle di Buoncammino.
Già sede della polveriera regia, l'edificio settecentesco che la ospita fu distrutto da un'esplosione e quindi ricostruito nel 1828, su progetto dell'ingegnere militare Carlo Boyl di Putifigari. Caratterizzata da fregi ed elementi di stile neoclassico realizzati in pietra calcarea di Bonaria, la nuova facciata è sovrastata da un sobrio ed elegante timpano sormontato da tre sculture in marmo di Carrara, donate dallo stesso conte Boyl.
A lungo utilizzata come caserma e magazzino, sul finire degli anni Venti del Novecento venne infine riadattata dall'architetto cagliaritano Ubaldo Badas per accogliere lo spazio espositivo.
Inaugurata nel 1933, ospita numerose e pregevoli opere di artisti italiani (Collezione d'Arte Ingrao) e sardi (Collezione Sarda 1900-1970), acquisite dal Comune di Cagliari anche grazie alle generose donazioni di amanti dell'arte e benefattori. Recentemente la Collezione Sarda è stata arricchita dalla concessione in comodato d'uso di tre sculture di Francesco Ciusa, le quali ben delineano l'evoluzione tematica e stilistica dell'artista.
Sede della Biblioteca Specialistica in Storia dell'Arte e del Giardino da Leggere, la Galleria Comunale promuove nei suoi spazi svariate iniziative, tra cui percorsi didattici ed attività ludiche per bambini e ragazzi, mostre temporanee, incontri culturali, rassegne musicali e cinematografiche.
La Galleria Comunale d'Arte fornisce un servizio che consente anche ai non vedenti di visitare le opere esposte. A partire dal 27 settembre 2011 è attivo, infatti, il percorso per non vedenti SeSaMoNet. Il percorso rientra nell'ambito del progetto WiMove del programma ELISA e vede il Comune di Cagliari tra i partner e l'Università La Sapienza di Roma soggetto titolato all'installazione.
L'itinerario si snoda all'interno delle sale della Collezione Sarda, dove è stata montata una pedana di metacrilato contenente numerosi tag RFID, attraverso i quali è possibile ricevere le informazioni relative alle opere e agli artisti selezionati. Dipinti e sculture “si animano e parlano di sé”, semplicemente sfiorando con un bastone gli elementi modulari della pedana. I microchip installati inviano degli impulsi elettronici che vengono immediatamente inviati e trasmessi al cellulare fornito al visitatore.
SeSaMoNet fornisce informazioni anche sulla posizione, sul tragitto e segnala eventuali ostacoli.
Il personale del museo fornisce, gratuitamente, ai visitatori il kit completo per l'utilizzo del sistema e rimane a completa disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento.