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Descrizione

Gruppo scultoreo in granito, realizzato nel 1989 dall’artista finlandese Matti Kalevi Auvinen, in occasione del 3° Simposio Internazionale di Scultura su Granito (Buddusò).

Matti Kalevi Auvinen è un artista finlandese molto noto a livello internazionale ed è stato anche docente di scultura, Design 3-D e disegno.

Oltre ai suoi progetti personali, dal 2008 insegna scultura su pietra all’Istituto Veneto per i Beni Culturali di Venezia.

Questo gruppo scultoreo in granito attualmente si trova presso il Banco di Sardegna in viale Diaz.

Indirizzo
Viale Armando Diaz - presso Banco di Sardegna
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Viale Armando Diaz - presso Banco di Sardegna

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Crobu Inc.

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dalle
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alle
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Giorno a
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No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
05:00 pm
alle
09:00 pm
Giorno da
Giorno a
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No
Descrizione

La Galleria d'Arte Crobu espone mostre e opere d'arte antica e contemporanea, con una particolare attenzione ai maestri sardi del Novecento.

Indirizzo
Piazza Martiri, 10
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Piazza Martiri, 10

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Cripta di Santo Sepolcro

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Cripta di Santo Sepolcro
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prezzi
Descrizione
Offerta Libera
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chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
10:00 am
alle
12:00 pm
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Giorno/i di apertura
dalle
04:30 pm
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Giorno/i di apertura
dalle
04:30 pm
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chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
04:30 pm
alle
06:45 pm
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Giorno a
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No
Descrizione

La storia della cripta ripercorre quella della Confraternita dell’Orazione e della Morte detta anche Confraternita del Santo Sepolcro, i cui membri si preoccupavano di dare, in questo luogo, degna sepoltura ai cadaveri di poveri ed emarginati.
Si accede alla cripta tramite una botola situata al centro della navata; tre camere voltate a botte, originariamente utilizzate per sepolture a terra, costituiscono l'ambiente ipogeico; in una delle sale è visibile un sepolcro in muratura, probabilmente destinato ad ospitare la salma di un personaggio illustre. Sulle pareti delle varie sale vi sono tracce di affreschi; il dipinto più rilevante raffigura la morte, ritratta come uno scheletro avvolto da un manto di ermellino e con la falce in mano. Sulla lama della falce è leggibile un'eloquente scritta: Nemini parco (non risparmio nessuno).

Indirizzo
Piazza San Sepolcro
Poligono GEO

Cripta di Santo Sepolcro

Cripta di Santo Sepolcro

Piazza San Sepolcro

Fascia età
Fuori Cagliari
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Quartiere
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Cripta di Santo Sepolcro

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Cripta di Santa Restituta

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Cripta di Santa Restituta
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prezzi
prezzo
€3.00
Descrizione
Intero
prezzo
€2.00
Descrizione
Ridotto (Studenti fino ai 26 anni - Gruppi di almeno 15 persone - Over 65)
prezzo
€1.00
Descrizione
Ridotto per scolaresche
prezzo
€8.00
Descrizione
BIGLIETTO UNICO PER I BENI CULTURALI: TORRE ELEFANTE, CRIPTA DI SANTA RESTITUTA, GROTTA DELLA VIPERA, ANFITEATRO ROMANO, PASSEGGIATA COPERTA E GALLERIA DELLO SPERONE VALIDO 1 SETTIMANA
Descrizione
Ingresso gratuito per persone con disabilità e relativi accompagnatori, per guide turistiche munite di tesserino
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
01:00 pm
Giorno da
Giorno a
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
03:00 pm
alle
07:00 pm
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Giorno a
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Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
05:00 pm
Giorno da
Giorno a
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No
Descrizione

Nel corso della storia l'ipogeo ebbe differenti utilizzi: in età tardo-punica probabilmente era una cava di blocchi di calcare; successivamente divenne luogo di culto; fu poi riutilizzato come deposito di anfore fino al I secolo d.C.; quindi fu abbandonato per ben dodici secoli, prima di essere riutilizzato come luogo di culto. Seguì un altro periodo di abbandono, causato dalla maggior frequentazione delle vicine nuove chiese di Sant'Anna e San Francesco. Agli inizi del Seicento fu riscoperto e svuotato del materiale che lo aveva riempito nel corso del tempo.

E' costituito da un grande ambiente centrale collegato con l'esterno da due scalinate scavate nella roccia. Le pareti erano decorate con dipinti, di cui si conserva soltanto quella di San Giovanni Battista con la mano destra in segno di benedizione, datata al XIII secolo. Sull'altare maggiore è collocata la statua marmorea di Santa Restituta, mentre in quello minore stavano i simulacri delle Sante Giusta, Giustina ed Enedina.

In seguito al ritrovamento delle reliquie nel 1614, l'allora vescovo di Cagliari, Francisco Desquivel, ordinò dei lavori di abbellimento: il rialzamento dell'altare e la creazione di tre nicchie: quella centrale ospitava le reliquie delle quattro Sante e la statua di Restituta; in quelle laterali, probabilmente, vi erano i simulacri di Eusebio, vescovo di Vercelli, e di Eusebia abbadessa, secondo la tradizione figli di Santa Restituta. Nel lato ovest è presente un altro altare installato presso una cisterna a campana preesistente. Sul medesimo lato si trova anche uno spazio cosiddetto schola Sanctae Restitutae, ovvero il luogo dove secondo la tradizione la santa avrebbe impartito le lezioni ai fanciulli del quartiere.

Nel corso della seconda guerra mondiale l'ipogeo fu riutilizzato dai Cagliaritani come rifugio per sfuggire ai bombardamenti; le reliquie della santa vennero nascoste nella chiesa di Sant'Anna per proteggerle dai bombardamenti. Se ne perse memoria fino al ritrovamento nel 1997, in un ambiente dimesso, all'interno di un'urna secentesca in legno rivestita di stoffa e recante un cartiglio che le identifica come reliquie di Santa Restituta.

Indirizzo
Via Sant'Efisio, 14
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Cripta di Santa Restituta

Cripta di Santa Restituta

Via Sant'Efisio, 14

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Fuori Cagliari
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Indirizzi email
info.beniculturalicagliari@gmail.com
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Cripta di Santa Restituta

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Carcere di Sant'Efisio

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Cripta di Sant'Efisio
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chiusura
Giorno/i di apertura
Descrizione
Temporaneamente chiuso.
in data singola
No
Descrizione

Il Carcere di Sant’Efisio si trova al di sotto della chiesa omonima, all’interno di una grotta profonda circa 9 metri nella quale, secondo la tradizione, venne imprigionato il martire Efisio prima di essere decapitato a Nora nel 303 d.C. Qui si può ammirare un altare ornato da ceramiche smaltate del ‘600 e la colonna a cui il santo fu legato e torturato. La piccola grotta è luogo di grande venerazione da parte dei cagliaritani i quali festeggiano il santo ogni 1 maggio, quando il simulacro viene portato solennemente in processione fino a Nora.

Indirizzo
Via Sant'Efisio
Poligono GEO

Carcere di Sant'Efisio

Carcere di Sant'Efisio

Via Sant'Efisio

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
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telefoni
Indirizzi email
arci.santefisio@gmail.com
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Cripta di Sant'Efisio

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Cripta di Sant'Agostino

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Cripta di Sant'Agostino
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orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Descrizione
Temporaneamente chiusa
in data singola
No
Descrizione

La cripta è in realtà ciò che ci è pervenuto della chiesa e del convento degli Agostiniani; qui la tradizione identifica il luogo in cui si custodirono, dal 504 al 722 d. C., le spoglie di sant'Agostino, giunte a Cagliari con la venuta di Fulgenzio di Ruspe e altri vescovi provenienti dal nord Africa.
La grotta, con tutta probabilità, già utilizzata in epoca romana, divenne luogo di culto e cripta di una chiesa edificata nel XV secolo in stile gotico, con annesso convento e dedicata al santo. Nella seconda metà del XVI secolo chiesa e convento furono demoliti per permettere i lavori ordinati da Filippo II di Spagna, per la ristrutturazione delle cinta muraria della città. Lo stesso sovrano commissionò la costruzione del nuovo tempio e del nuovo convento, eretti entrambi nel quartiere della Marina.
Dell'antica chiesa rimane solo una piccola cappella, sovrastante la cripta. Alla fine del XIX la cappella venne demolita per far posto al Palazzo Accardo e rimase così solo l'antica cripta.
All'interno si può ammirare un altare marmoreo in stile classico che, per volere della marchesa di Villacidro Elena Brondo, venne eretto in onore del luogo in cui venne custodito il corpo del santo. In una nicchia vi è una statua che lo raffigura; è visibile anche il paliotto con un bassorilievo raffigurante sant'Agostino tra due angeli; l'iscrizione riguarda la data di erezione dell'altare. Nella parte posteriore di quest'ultimo si trova la cavità che, secondo la tradizione, conteneva le reliquie del santo; la piccola sorgente d'acqua qui presente era, un tempo, considerata miracolosa.

Indirizzo
Largo Carlo Felice
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Cripta di Sant'Agostino

Cripta di Sant'Agostino

Largo Carlo Felice

Fascia età
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Cripta di Sant'Agostino

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Cripta di San Domenico

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Cripta di San Domenico
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Descrizione

Dall'ingresso posto sul braccio ovest della chiesa di San Domenico si accede alla cripta o chiesa inferiore, costituita dai resti dell'antica struttura con convento. La cripta conserva ancora la pianta dell'antica chiesa: una navata divisa in due campate con volte a crociera stellata, cappelle laterali e presbiterio. Le volte e la parte superiore delle mura perimetrali sono andate perse durante i bombardamenti del 1943. L'unico ambiente rimasto intatto è la cappella della Madonna del Rosario, l'ultima a sinistra procedendo verso il presbiterio, collegata alla navata tramite un breve corridoio con volta a botte decorata a rosette alternate a punte di diamante in rilievo. Nel Santuario dei Martiri si trova una decorazione simile e vi si accede tramite un arco di trionfo incorniciato da lesene e sormontato da un timpano. La cripta di San Domenico viene attualmente utilizzata sia per funzioni religiose che per manifestazioni culturali, come concerti e mostre d'arte in genere. 

Indirizzo
Via XXIV Maggio, 5
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Cripta di San Domenico

Cripta di San Domenico

Via XXIV Maggio, 5

Fascia età
Fuori Cagliari
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Cripta di San Domenico

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Cripta della Cattedrale di Santa Maria

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Cripta della Cattedrale di Santa Maria
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Descrizione

Le 179 nicchie furono scoperte nel corso degli scavi effettuati sotto il presbiterio per volontà dell'arcivescovo de Esquivel, all'inizio del XVII secolo. Sopra ogni nicchia vi è una formella in marmo a bassorilievo del santo con il relativo nome ed i simboli del martirio. Il Santuario, scavato interamente sulla viva roccia, fu inaugurato il 27 novembre 1618, dopo una solenne processione con le reliquie dei Martiri, alla presenza delle autorità religiose e civili e con la partecipazione di tutto il popolo cristiano. Nel Santuario, vi sono racchiusi elementi architettonici e artistici del rinascimento, del barocco e del neoclassicismo. Sul pianerottolo che si trova sotto le scale in marmo che conducono al Santuario, vi è il sarcofago in marmo dell'arcivescovo Francisco de Esquivel, realizzato da Antonio Zelpi, ed un dipinto di scuola spagnola del XVII secolo raffigurante la Crocifissione su cui sono rappresentati lo stesso arcivescovo e i martiri cagliaritani. Ai lati del sarcofago sono presenti anche due lapidi che ricordano l'erezione e la consacrazione del Santuario avvenuta l'11 novembre 1618, e la traslazione delle reliquie, avvenuta il 27 novembre dello stesso anno.

Il Santuario dei Martiri è costituito da tre ambienti:

nella Cappella Centrale o della Madonna dei Martiri si trovano 66 nicchie. Sopra l'altare vi è una statua della Madonna col Bambino e ai lati San Giuseppe e Sant'Anna. Sopra le due porte laterali due lapidi ricordano le risposte di papa Paolo V e del re di Spagna Filippo III al ritrovamento delle reliquie.


Nella Cappella di San Lucifero, dedicata all'omonimo vescovo di Cagliari, vi sono sistemate 80 nicchie. Le ossa del santo, rinvenute il 21 giugno 1623 e traslate il 20 maggio 1626, sono collocate sotto la mensa dell'altare; sopra l'altare è invece posizionata la sua statua. Sopra la porta di ingresso sono affisse l'iscrizione originale, che si trovava nella tomba del santo ed il pezzo triangolare di marmo rinvenuto sul petto del vescovo. Nella cappella sono anche presenti un sarcofago di epoca romana contenente le ossa di sant'Antioco e il mausoleo in marmo bianco di Maria Giuseppina di Savoia, moglie di Luigi XVIII re di Francia, morta in esilio a Londra nel 1810 e traslata a Cagliari, per sua volontà, nel 1811.

La Cappella di San Saturnino, dedicata al patrono della città di Cagliari, fu edificata verso il 1620 e contiene 33 nicchie. Sopra l'altare, un sarcofago romano del II secolo (ritrovato nel 1621 nella basilica di San Saturnino) conserva le reliquie del santo. Al di sopra di esso, in una nicchia, è collocata la statua di San Saturnino. All'interno della cappella sono presenti altri due sarcofagi di epoca romana: uno collocato sopra la porta di ingresso che contiene reliquie di 10 santi, l'altro posto sulla parete dietro il monumento dedicato a Carlo Emanuele di Savoia contiene reliquie di 9 santi. In fondo alla cappella vi è il mausoleo di Carlo Emanuele di Savoia, morto di vaiolo all'età di due anni. Il monumento, realizzato nel 1799, è opera di Antonio Cano. In alto, due lunette in marmo realizzate nei primi anni del Settecento raffigurano San Pietro e la Madonna del Carmine.

Indirizzo
Piazza Palazzo
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Cripta della Cattedrale di Santa Maria

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Piazza Palazzo

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Convento parrocchia Nostra Signora di Bonaria

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Convento parrocchia Nostra Signora di Bonaria
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Il Santuario di Nostra Signora di Bonaria è un complesso della città di Cagliari situato in Piazza Bonaria in cima al colle omonimo. Si tratta del Santuario più importante della Sardegna per la chiesa Cattolica, costituito da una chiesa di piccole dimensioni a cui si affianca un tempio più grande, elevato al titolo di Basilica Pontificia Minore da Pio XI nel 1926. Il Santuario della Vergine di Bonaria è officiato dai padri mercedari, che abitano l'adiacente convento, ed è sede parrocchiale del quartiere di Bonaria. L'Ordine di Santa Maria della Mercede è un ordine della chiesa Cattolica. L'ordine è stato fondato da San Pietro Nolasco che avendo nei suoi viaggi visto la condizione di molti schiavi cristiani, si dedicò, con alcuni compagni, alla liberazione di quei fratelli oppressi.

 

Indirizzo
Piazza Bonaria, 4
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Convento parrocchia Nostra Signora di Bonaria

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Piazza Bonaria, 4

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Convento parrocchia Nostra Signora di Bonaria

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Convento di Santa Rosalia

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Convento di Santa Rosalia
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Nel XV secolo, nel sito dell'attuale chiesa, esisteva un oratorio dedicato a santa Rosalia. Nel 1740 la chiesa venne concessa ai Frati Minori Osservanti privi di sede dal 1718, anno della demolizione del convento di Santa Maria di Gesù (ubicato in viale Regina Margherita). In vista dell'arrivo dei frati, la chiesa di Santa Rosalia, affiancata da un convento, fu sottoposta a nuovi lavori ad opera dell'architetto militare Augusto della Vallea, che trasformò il tempio in stile barocchetto piemontese.

La parte più rilevante del tempio, dal punto di vista artistico, è la facciata in stile barocco, insieme all'adiacente portico, avente in passato la funzione di collegare le due parti del convento.

Indirizzo
Via Principe Amedeo, 24
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Convento di Santa Rosalia

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Via Principe Amedeo, 24

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