Lapide posta a “perpetua nota di infamia” nei confronti dei nobili sardi coinvolti nell'assassinio del viceré spagnolo Don Emanuele Gomez de los Cobos, Marchese di Camarassa, assassinato in via dei Cavalieri (attuale via Canelles) il 21 Luglio 1668.
Il marchese di Camarassa fu assassinato a seguito di una congiura ad opera di un gruppo di nobili sardi contro la dominazione spagnola in Sardegna.
Crudele sorte toccò ai congiurati, una volta trovati colpevoli: fra loro, il marchese di Cea e il suo servo vennero torturati con la tecnica della ruota (pratica di tortura medievale in cui il condannato veniva legato su una ruota di legno davanti al pubblico che poteva osservare mentre il boia fratturava le ossa del malcapitato). Poi, le loro teste furono mozzate ed esposte sulle torri di San Pancrazio e dell’Elefante come monito, i loro beni confiscati e i terreni cosparsi di sale.
Nella casa da cui partirono i colpi di fucile, in via Canelles 32 a Cagliari, è murata la lapide che gli spagnoli eressero come ricordo della congiura. L'iscrizione è in lingua spagnola a caratteri capitali con abbellimenti nessi e tratti corsivi.
Lapide Commemorativa dell'omicidio Camarassa
Via Canelles, 42
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