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Quartiere Is Mirrionis

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La zona corrispondente al quartiere di Is Mirrionis era già frequentata dall'età del rame come testimoniano i materiali rinvenuti e ascrivibili alla cultura di Monte Claro, risalente alla seconda metà del III millennio a.C. Fino all'Ottocento fu un'area rurale ma dopo la seconda guerra mondiale, a partire dagli anni Sessanta, cominciò ad essere più popolosa. Oggi è un quartiere molto importante per la città di Cagliari per la presenza di numerose strutture pubbliche: la facoltà di Lettere e di Ingegneria, l'ospedale e il parco di Monte Claro. 

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Quartiere Genneruxi

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Situato ai piedi di Monte Urpinu, il quartiere di Genneruxi è sorto nei primi anni settanta. La derivazione del nome ha due ipotesi storiche: in un'antica storia si narra ci fosse una piccola porta in ferro battuto con una croce (Genna 'e cruxi/ Janua Crucis), unico resto di un antico cimitero o di una chiesa, nell’altra pare che il nome derivi dall'usanza dei monaci benedettini di delimitare con croci i confini delle terre verso il campidano. In ogni caso, nell’arco degli anni il nome è mutato nel più fluido Genneruxi.

Si tratta di un quartiere residenziale altolocato composto perlopiù da palazzi signorili, grandi ville e villini, le ville più grandi con tanto di grande giardino annesso, sono situate soprattutto nella zona adiacente allo stagno di Molentargius collocate tra viale Marconi e l’asse mediano.

Genneruxi è caratterizzato dalle ampie aree verdi, dai larghi viali alberati e dalle piazze presenti soprattutto lungo la via Stoccolma.

La parrocchia della zona è il Santissimo Crocifisso, a cui è annesso un oratorio molto frequentato.

All'interno del quartiere si trovano diverse scuole, una fermata della metropolitana leggera di Cagliari e varie fermate dell'autobus CTM nº 6.

Parte integrante del quartiere di Genneruxi è la zona di San Giuliano:

San Giuliano (in sardo: Santu Lianu) si trova sotto le falde orientali del colle di monte Urpinu (nelle cui pendici settentrionali sorgeva il monastero benedettino di San Giuliano e di cui non è rimasta traccia) e termina sulle sponde del canale che delimita lo stagno di Molentargius in questo versante.

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Quartiere Fonsarda

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Fonsarda è un quartiere di Cagliari, a carattere residenziale e commerciale, sorto nella seconda metà del Novecento.

Fino al XX secolo sul luogo del quartiere vi erano campi agricoli, frutteti e ville di campagna.

Negli anni Quaranta, alla fine della seconda guerra mondiale, l'amministrazione comunale decise di costruire all'allora fine di via Dante (che nei progetti comunali del 1926 sarebbe dovuta continuare sino a Pirri) un gruppo di case popolari, per risolvere - almeno parzialmente - la situazione di chi aveva perso la casa durante i bombardamenti. Di fronte a questo primo gruppo di abitazioni venne installata una grande piazza, successivamente dedicata a Papa Giovanni XXIII, all'interno della quale, nel 1956, fu costruita la Chiesa parrocchiale di San Paolo.

Successivamente, in un lato della piazza vennero costruite delle scuole. Negli anni '70 cominciò una seconda urbanizzazione del quartiere, per lo più per iniziativa di alcuni imprenditori, che portò alla costruzione di palazzi più alti rispetto ai precedenti. In questo periodo nacque anche un comitato di quartiere teso a salvaguardare gli spazi non ancora interessati da edifici; tra le azioni del comitato si ricordano la mobilitazione contro la costruzione della sede dell'Asst (Azienda di Stato dei Servizi Telefonici), che avrebbe dovuto ospitare numerose antenne, nello spazio in cui oggi sorge il T-Hotel, e la cementificazione dell'area in cui ora c’è il Parco della Musica, che fino agli anni Settanta ospitava un uliveto. Oggi il quartiere è caratterizzato dai palazzi e, in una parte, da ville con giardini.

Nel quartiere ci sono una scuola elementare, la scuola media “Gaetano Cima” e il liceo scientifico “Michelangelo”.

Ai confini c’è il Teatro Lirico, collegato al fulcro del quartiere dal moderno Parco della Musica.

Ai limiti con il quartiere La Vega si trova, invece, la sede della provincia di Cagliari.

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Il Quartiere Europeo si trova al confine tra i quartieri Genneruxi, Fonsarda, Piazza Giovanni XXIII, Cep e Viale Marconi. Costituito soprattutto da ville singole mono e bi familiari di grandi dimensioni, è un quartiere a bassa densità abitativa e ad alta presenza di verde pubblico e privato.

In zona si trova il convento di San Giuseppe, ex maneggio di proprietà della famiglia Mannatzu, ora adibito a locale per cerimonie private e la chiesa medioevale di Sant'Alenixedda, circondata da un semplice ma elegante giardino.

È presente nelle vie del quartiere una sede della Polizia municipale di Cagliari, il Consolato del Principato di Monaco e una sede del Rotary Club.

Vi è un asilo e viene attraversato dalle linee 1, 30 e 31 e dalla metropolitana leggera di Cagliari.

È uno dei quartieri più quotati in termini immobiliari nell'intera città di Cagliari.

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Quartiere del Sole

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Il quartiere del Sole è un quartiere di Cagliari ed è adibito a semplice utilizzo residenziale soprattutto con abitazioni di medio livello, palazzi di 5 piani (in media) e case indipendenti limitrofe alle Saline di Stato.  È adiacente al quartiere La Palma ed è circondato dai quartieri Poetto, San Bartolomeo, Medau su Cramu e da Sant'Elia.

Le costruzioni sono moderne e tra le strutture più importanti vi sono le scuole, una media, “Colombo”, due elementari, “Del Sole” e due materne.

Nel quartiere vi è la presenza di un'importante attrazione, la “Città del sale”, dove vengono svolte varie manifestazioni e rappresentazioni teatrali, nella zona delle saline, che divide il Quartiere del Sole dal Poetto.

La Città del Sale è un vero e proprio museo cittadino ed è indirizzato, tramite resti di edifici (come la grande ciminiera caduta negli anni settanta), verso l'approfondimento dei metodi di estrazione del sale usati nell'epoca moderna. Prima di diventare un quartiere residenziale, infatti, era il luogo di lavoro per i numerosi cagliaritani che vi si recavano per estrarre il sale dalle saline.

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Quartiere Cep

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Il quartiere Cep è nato a metà anni '60 grazie a un progetto di edilizia popolare nel quadro nazionale delle costruzioni civili popolari.

Il suo centro sono cinque "grattacieli" contornati da una serie di villette a schiera di due piani, un campetto da calcio e uno da basket, un cineclub e una chiesa, originariamente guidata dal parroco don Aldo Matzeu, particolarmente amato dagli abitanti del quartiere, e a cui è stata dedicata una via e un busto davanti alla storica parrocchia del quartiere.

Oggi il CEP è dotato di tutti i servizi: scuole, asili, farmacia, mercati e varie opportunità per le attività sportive; il comune ha anche provveduto alla sistemazione di numerose aree verdi.

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Quartiere Castello

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Castello (Casteddu de Susu in sardo, in italiano Castello Superiore) è il principale dei quattro quartieri storici della città di Cagliari. Sorge in posizione predominante, su un colle calcareo, a circa cento metri sul livello del mare.

Il quartiere fu fondato nel XIII secolo dai Pisani, che lo fortificarono, dotandolo di mura, torri e bastioni e vi trasferirono le sedi del potere civile, militare e religioso dalla capitale giudicale di Santa Igia, che avevano essi stessi precedentemente distrutto, decretando la fine del giudicato di Càlari.

Da allora, sotto ogni dominazione, da quella Pisana (XIII - XIV secolo), a quella Aragonese-Spagnola (XIV - XVIII secolo) e Piemontese (XVIII - XIX secolo), fino al secondo dopoguerra, il quartiere Castello ha ospitato i palazzi del potere e le residenze nobiliari, tanto da identificarsi con la città stessa, che, infatti, in sardo si chiama Casteddu. Al quartiere ancora oggi si accede attraverso le antiche porte medievali, aperte nelle mura che ancora cingono gran parte del perimetro del Castello, isolandolo dal resto della città.

Le mura che percorrono tutto il perimetro dell’antico quartiere di Castello comprendono la torre dell’Elefante e quella di san Pancrazio.

Il Castello ospita attualmente importanti istituzioni, quali la Prefettura e l'aula Consiliare della Città Metropolitana di Cagliari nei locali del palazzo Reale, ubicato nella Piazza Palazzo.

La Parrocchia del Castello è dedicata a Santa Cecilia e ha la sua sede nella Chiesa Cattedrale, la chiesa principale dell'Arcidiocesi di Cagliari, anch'essa nella Piazza Palazzo.

Anche l'Università degli Studi di Cagliari ha in Castello la sua sede principale, nel palazzo settecentesco che ospita gli uffici del Rettorato.

Il quartiere Castello offre svariati motivi per una visita, sia per le numerose testimonianze storiche e artistiche che vi si trovano, sia per i luoghi forse più suggestivi, che si trovano percorrendo le strette vie, le scalette, le piazzette che si aprono, come terrazze, su bellissimi panorami e si affacciano negli scuri androni dei palazzi, un tempo sontuose residenze nobiliari e oggi spesso da fascino decadente.  

Visitando le chiese che dall'esterno neppure si notano, si noteranno al loro interno interessanti opere d'arte.

Il quartiere Castello è composto di architettura civile e militare: fortificazioni come le torri, la Torre dell'Elefante con la porta di accesso al quartiere da Stampace; la Torre di San Pancrazio; la Torre dell'Aquila, sempre degli inizi del XIV secolo, inglobata oggi nel Palazzo Boyl, costituisce ancora oggi un accesso a Castello da Sud, dal quartiere Marina, tramite il Portico delle Grazie.

Inoltre vi sono il Bastione di Saint Remy, che, tramite la sua scalinata monumentale, collega direttamente Castello e Villanova e incorpora gli antichi bastioni della zecca e di Santa Caterina; L’ex Caserma San Carlo, area nota come "Ghetto degli ebrei"; il Carcere di Buoncammino, casa circondariale della città per tutto il Novecento, fino alla chiusura del 2014; i Palazzi storici delle principali autorità e delle famiglie nobili sarde, tra cui: il Palazzo Regio; l’ex Palazzo di Città; Il Palazzo Arcivescovile; il Palazzo delle Seziate, il Palazzo dell'Università; il Conservatorio delle Figlie della Provvidenza, anticamente collegio per nobili e nel XIX secolo sede di un'istituzione caritatevole per orfane, la sua ampia facciata neoclassica domina il lato est di piazza Indipendenza, abbandonato dalla fine del XX secolo; il Palazzo Boyl.

Numerosi anche gli elementi che compongono l’architettura religiosa: Piazza Palazzo, vista sulla Cattedrale, con la facciata neoromanica e l'imponente campanile duecentesco. Nel quartiere si contano attualmente sette chiese: la chiesa cattedrale; quattro chiese di Castello, edificate nel XVI secolo, che testimoniano lo stile gotico aragonese: la chiesa della Purissima; la chiesa di Santa Lucia; la chiesa della Madonna della Speranza, cappella gentilizia dei marchesi Aymerich di Laconi; la chiesa di Santa Maria del Monte, in passato oratorio della più antica confraternita di Cagliari, sciolta nel XIX secolo, oggi sede del Sovrano militare ordine di Malta.

In stile barocco, invece, abbiamo: la basilica di Santa Croce, dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e la chiesa di San Giuseppe Calasanzio, anticamente chiesa degli Scolopi.

Si conserva ancora qualche resto della chiesa del monastero di Santa Caterina, distrutto alla fine del XIX secolo per fare posto all'attuale omonima scuola elementare. Sotto l'edificio scolastico si dovrebbe ancora trovare la cripta del monastero, dove le monache usavano seppellire le consorelle defunte. Poco lontano, sotto la pavimentazione della terrazza del bastione di Santa Caterina, in seguito a recenti scavi per lavori di manutenzione, sono stati ritrovati degli ambienti, probabilmente riferibili a un edificio chiesastico risalente al XIII secolo.

Infine, ricordiamo i due vasti complessi del Collegio Gesuitico, presso la basilica di Santa Croce, edificio settecentesco in parte utilizzato oggi dalla Facoltà di architettura dell'Università di Cagliari e del collegio degli Scolopi, edificio ottocentesco oggi sede del Liceo artistico statale.

La maggior parte dei musei di Castello e di Cagliari in generale, sono attualmente ospitati nei locali del moderno polo museale noto come Cittadella dei musei; in questo complesso di edifici, costruito negli anni settanta del XX secolo sull'area che ospitò il Regio Arsenale, si trovano:

  • Il Museo Archeologico.
  • La Pinacoteca Nazionale.
  • Il Museo delle cere anatomiche Clemente Susini.
  • Il Museo "Cardu" di Arte Siamese.

Inoltre, in essa vengono organizzati interessanti mostre temporanee e altri eventi culturali.

In più, nei locali ristrutturati di via Fossario, nei pressi della Cattedrale, si trova il Museo del Duomo, che ospita il Tesoro della Cattedrale, mentre nel Palazzo dell'Università è custodita la Collezione sarda Luigi Piloni.

Incantevoli e affascinanti da non perdere ci sono numerose strade e piazze, sia per il valore storico-artistico, sia perché facenti parte delle famose vie dello shopping.

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Quartiere Bonaria

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Quartiere Bonaria
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Il quartiere di Bonaria è situato sull'omonimo colle e nei suoi dintorni, nella parte sud-orientale dell'abitato di Cagliari.

Il quartiere è racchiuso dalle vie Sonnino, Grazia Deledda, Pessina e della Pineta, dal Nuovo Asse Mediano di Scorrimento e, verso sud, si estende fino al mare (spiaggetta e porticciolo di Su Siccu).

Gli insediamenti umani nell'area di Bonaria risalgono ai punici, come testimonia la necropoli rinvenuta sul colle, che fu poi riutilizzata anche dai romani e poi trasformata in cava.

Durante il medioevo venne edificata la chiesa di San Bardilio, in stile romanico-pisano e gotico italiano, che oggi non esiste più, poiché, in seguito all'abbandono e al degrado strutturale, subì un crollo nel 1909 e venne definitivamente abbattuta 20 anni dopo.

Nel 1324, sulla cima del colle di Bonaria, gli Aragonesi costruirono una cittadella fortificata, che  fu per due anni la prima capitale del Regno di Sardegna e che venne utilizzata per l'assedio di Castel di Castro (l'attuale quartiere Castello). All’epoca la località venne ribattezzata in Buen Ayre (aria buona), poi italianizzato in Bonaria.

La cappella della cittadella fortificata fu poi trasformata in un santuario mariano e accanto alla chiesetta trecentesca, tuttora esistente, sorse, in seguito, la Basilica di Nostra Signora di Bonaria, che oltre ad essere il principale santuario mariano della Sardegna, è anche uno dei monumenti più imponenti e spettacolari non solo del quartiere ma di tutta la città di Cagliari. Dietro la Basilica e sulle pendici del colle di Bonaria è stato inoltre realizzato un bellissimo parco, noto anche come punto panoramico.

Accanto vi è l'ottocentesco cimitero monumentale di Bonaria. Sorto su una parte dell'antica necropoli fenicio-punica, ospita ancora le sepolture di numerosi cagliaritani illustri.

La parte residenziale del quartiere di Bonaria si è sviluppata attorno al colle e su parte di esso, divenendo una zona densamente popolata ma tranquilla ed elegante. La via che attraversa il quartiere, via Milano, è composta da pregiati villini che, dai primi del '900, iniziarono ad essere le residenze dell'alta borghesia cagliaritana, e da palazzi più popolari ma di ottima realizzazione, con stili architettonici che vanno dal decò al neo medievale, dall’eclettico al razionalista.

Le abitazioni sono circondate da giardini e ampi spazi verdigremiti da alberi d'alto fusto (nota è la bellissima fioritura delle jacarande in primavera e in autunno), rampicanti e fiori di ogni tipo.

Il quartiere di Bonaria è, inoltre, uno dei centri economici, turistici e amministrativi di Cagliari: vi si trovano importanti sedi bancarie e assicurative, prestigiosi hotel, numerosi bed & breakfast, impianti sportivi e il Quartiere Fieristico (Fiera Internazionale della Sardegna).

Infine, in piazza dei Centomila, ai piedi della scalinata di Bonaria, si tiene ogni giovedì il mercato Campagna Amica, con la vendita diretta dal produttore al consumatore dei prodotti agricoli ed enogastronomici locali provenienti dalle campagne della provincia di Cagliari.

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Punto panoramico Terrazza Umberto I

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Dalla terrazza Umberto I si gode un meraviglioso panorama della città e del viale Regina Margherita. Proseguendo dritti lungo via del Fossario, sulla destra è possibile ammirare il Golfo degli Angeli, i tetti del quartiere Villanova, gli stagni, Monte Urpinu e il colle di Bonaria.

Procedendo dritti si arriva alla piazzetta Mercede Mundula che offre una veduta generale del quartiere Villanova con Monte Urpinu sullo sfondo e sulla sinistra la laguna di Molentargius e i paesi dell'hinterland.

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Terrazza Umberto I
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Punto panoramico Sella del Diavolo

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Dalla Sella del Diavolo, sul promontorio di Sant’Elia, si può cogliere una vista spettacolare che spazia da Viale Poetto sino a Capo Carbonara e al mare aperto.

Si raggiunge attraverso un sentiero verde, che attraversa aree peculiari per le valenze archeologiche, ambientali, ecologiche e paesaggistiche.

È possibile individuare diversi punti di sosta sui quali vale la pena fermarsi e da cui si possono ammirare: in direzione nord – nord ovest, il fronte delle cave (origine romana, fino al ‘900). 

Il mare aperto, la Torre dei Segnali con il Faro di Cala Mosca, il porto canale, l’area industriale di Macchiareddu e la stessa Cagliari, peculiarità botaniche come la Palma di S. Pietro, vari olivastri e ginepri.

Uno dei punti più interessanti è una vera e propria terrazza naturale su Cagliari, il Poetto, le saline. Sul crinale è possibile osservare completamente sia la visuale a nord, cioè la lunga lingua di terra fra mare e saline che caratterizza uno dei paesaggi cagliaritani per eccellenza, la spiaggia del Poetto; mentre verso sud la visuale può spaziare sull’intero promontorio.

Il primo elemento naturale facilmente percepibile è lo sperone naturale della Sella del Diavolo, poi la Torre di S. Elia, la Torre del Poetto, i ruderi delle installazioni militari della II Guerra Mondiale ed i resti del complesso monastico di S. Elia, dove vennero rinvenute le reliquie del martire.

Poco oltre si cammina sulla falesia sovrastante la Grotta dei Colombi. Seguendo l’antica viabilità di epoca romana, si trova la cisterna di epoca punica. In un altro punto interessante si domina l’intero canyon naturale, ricco di vegetazione mediterranea, scavato da un antico corso d’acqua che ha modellato il territorio.

Infine, si possono ammirare Cala Fighera e Cala Mosca. L’intero sentiero naturalistico ed archeologico è percorribile da chiunque sia un minimo abituato a camminare, basta avere un paio di calzature robuste e una scorta d’acqua.

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Viale Calamosca
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Punto panoramico Sella del Diavolo

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