Il maestoso Bastione di Saint Remy ospita al suo interno la passeggiata coperta, il salotto storico della città di Cagliari in cima alle sue antiche mura.
Inaugurata nel 1902 come sala per banchetti, la passeggiata è stata destinata nel corso del tempo a vari usi: infermeria durante la prima guerra mondiale, sede delle scuole complementari negli anni Venti, ufficio periferico del Ministero del Tesoro e ricovero per i senzatetto nel secondo dopoguerra. Nel 1948, inoltre, ospitò la prima edizione della Fiera Internazionale della Sardegna.
Lo spazio è caratterizzato da vasti e luminosi ambienti, dipinti con colori vivaci.
Dalla Passeggiata coperta è possibile accedere alla Galleria dello Sperone, un percorso archeologico che permette di ammirare da vicino parte delle strutture realizzate dall’architetto e ingegnere militare Rocco Cappellino per proteggere Cagliari dalle incursioni militari musulmane del cinquecento. Convocato da Carlo V, Cappellino realizzò il primo progetto di difesa moderno in Sardegna, fatto di torri, bastioni, città fortificate e castelli.
La Galleria fu realizzata anche con lo scopo di abbellire gli edifici del Bastione, che avevano il fronte sul mare. Il suo ambiente interno si chiama “Casamatta Voltata” ed era adibito ad uso militare. Prese anche il nome di “Cannoniera” perché vi poggiava un cannone la cui cannonata si incrociava con quella del cannone posizionato nel Bastione del Balice, che si trova in via Università. Questa nuova tecnica difensiva serviva a proteggere la Porta dei Due Leoni, ingresso della Galleria, che era l’unico accesso da sud alla città fortificata.
All’interno della Galleria c’era anche una via d’accesso che conduceva i condannati a morte sino a Piazza Martiri.
Una delle zone era adibita a carcere. In un altro ambiente c’era, invece, una cisterna pubblica che distribuiva acqua nella zona di Castello.
Una parte interna della Galleria fu adibita anche come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale.
Passeggiata Coperta e Galleria dello Sperone del Bastione di Saint Remy
Piazza Costituzione
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L'Orto Botanico è stato inaugurato nel 1866 sotto la direzione del Prof. Patrizio Gennari.
Al giorno d'oggi, contiene circa 2000 specie vegetali, prevalentemente originarie del Mediterraneo, ma con una buona presenza di piante grasse e tropicali. Il giardino è suddiviso in tre sezioni principali:
- piante del Mediterraneo, che rappresentano le tre fasce della vegetazione della Sardegna così come le specie provenienti dall' Australia, California e Cile;
- piante grasse, circa 1000 unità di piante quali l'Echinocereus, Euphorbia, Lamphrantus, Mammillaria, Opuntia, etc, coltivate in serra e all'aperto, pressochè equamente suddivise tra specie di origini africane e americane;
- piante tropicali.
In tutto, il giardino contiene circa 600 alberi e 550 arbusti. Di pregio speciale, l'area dedicata alla collezione palmizia (estesa per 4000 mq) con circa 60 esemplari di Euphorbia canariensis, dell'estensione di 100 mq.
L'area del giardino riveste inoltre una notevole importanza di carattere archeologico anche per la presenza di cisterne e pozzi di età romana.
Orto Botanico
viale Sant’Ignazio da Laconi, 9-11
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Il Cimitero monumentale di Bonaria sorge a ridosso della collina omonima, su un'area precedentemente utilizzata come necropoli già nelle fasi punico-romana e paleocristiana della città.
In prossimità dell'ingresso principale del Cimitero, fino ai primi del XX secolo, esisteva la chiesa benedettina di Santa Maria de Portu (poi S.Bardilio) eretta nell'XI secolo, con trasformazioni successive.
Il Cimitero di Bonaria fu progettato dal Capitano del genio militare Luigi Damiano con un impianto regolare quadripartito ed inaugurato il primo gennaio del 1829. In precedenza a Cagliari si seppelliva nelle chiese o nelle aree immediatamente limitrofe, spesso con rilevanti problemi igienici. Già durante l'epidemia di colera del 1816 era stato necessario reperire d'urgenza alcune aree limitrofe alla città da adibire a luogo di sepoltura, per cui l'esigenza di un grande camposanto cittadino era particolarmente sentita.
Ad appena trent'anni dall'inaugurazione, il cimitero era già insufficiente per cui si diede mandato all'architetto Gaetano Cima di progettare un primo ampliamento, a cui seguirono altri ancora che portarono l'area a raggiungere la cima del colle. Un'apposita area fu destinata agli acattolici, inglesi, francesi e tedeschi di religione protestante ed anglicana. Oggi il cimitero di Bonaria è una grande galleria d'arte all'aperto che raccoglie le sculture di artisti sardi e della penisola, operanti a Cagliari (Fadda, Sartorio, Sarrocchi, Galavoni) dalla seconda metà dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento. In questa eccezionale galleria è presente una singolare varietà di stili, dal neoclassicismo, al realismo al simbolismo, al liberty.
Questa produzione artistica così variegata riflette bene il gusto della città di fine Ottocento, culturalmente vivace ed economicamente attiva per la presenza di imprenditori dell'Italia settentrionale e provenienti dall'estero.
Cimitero Monumentale di Bonaria
Viale Bonaria
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