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Archivio di Stato

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Archivio di Stato
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
prezzi
Descrizione
Ingresso gratuito
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
08:30 am
alle
01:45 pm
Descrizione
Consultazione dei testi
Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato (fino alle 13.30)
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
08:30 am
alle
05:30 pm
Descrizione
Consultazione dei testi
Martedì e Giovedì
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
08:30 am
alle
01:15 pm
Descrizione
Richieste di materiale
Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato (fino alle 13.00)
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
08:30 am
alle
01:00 pm
Descrizione
Richieste di materiale
Martedì e Giovedì
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
02:00 pm
alle
06:00 pm
Descrizione
Richieste di materiale
Martedì e Giovedì
in data singola
No
Descrizione

L'Archivio di Stato di Cagliari è un organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dipende dalla Direzione Generale degli Archivi. Qui sono conservati un consistente numero di documenti prodotti dagli uffici statali centrali e periferici, dal Medioevo sino alla seconda metà del XX secolo: vale a dire le carte delle magistrature dell'antico Regno di Sardegna e delle amministrazioni periferiche dello Stato Italiano a partire dal 1323 fino al XX secolo.
Si conservano inoltre atti notarili antecedenti agli ultimi cento anni, gli archivi degli enti pubblici ed ecclesiastici soppressi, gli archivi ed i documenti acquisiti a titolo di compravendita, deposito, donazione ed eredità, in forma di volumi, buste, carte sciolte, pergamene, mappe, registri etc. Naturalmente tale quantità di documenti è destinata a crescere periodicamente con il versamento, da parte degli uffici statali, dei documenti relativi agli affari conclusi da oltre 40 anni.
L'Archivio di Stato ha il compito anche di ordinare, inventariare e valorizzare le fonti documentarie attraverso strumenti di ricerca quali guide, inventari, registri, elenchi, che vengono forniti agli utenti per rendere possibile la consultazione.

L’Archivio svolge anche attività di promozione, attraverso mostre e visite guidate, nonché di istruzione, con l’attivazione di corsi di formazione professionale attraverso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica.
 

Indirizzo
Via Gallura, 2
Poligono GEO

Archivio di Stato

Archivio di Stato

Via Gallura, 2

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
No
da usare solo per eventi e percorsi
On
Indirizzi email
urp@archiviostatocagliari.it
Comune
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Anfiteatro Romano

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Anfiteatro Romano
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
prezzi
prezzo
€3.00
Descrizione
Intero
prezzo
€2.00
Descrizione
Ridotto studenti sotto i 26 anni, persone oltre i 65 anni di età, gruppi di almeno 15 persone
prezzo
€1.00
Descrizione
Ridotto per scolaresche
Descrizione
Ingresso gratuito per persone con disabilità e accompagnatori, guide turistiche munite di tesserino
prezzo
€8.00
Descrizione
BIGLIETTO UNICO PER I BENI CULTURALI: TORRE ELEFANTE, CRIPTA DI SANTA RESTITUTA, GROTTA DELLA VIPERA, ANFITEATRO ROMANO, PASSEGGIATA COPERTA E GALLERIA DELLO SPERONE VALIDO 1 SETTIMANA
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
01:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
La biglietteria chiude 20 minuti prima dell'orario di chiusura del sito.
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
dalle
03:00 pm
alle
07:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
La biglietteria chiude 20 minuti prima dell'orario di chiusura del sito.
in data singola
No
chiusura
Giorno/i di apertura
Data da - a
-
dalle
10:00 am
alle
05:00 pm
Giorno da
Giorno a
Descrizione
La biglietteria chiude 20 minuti prima dell'orario di chiusura del sito.
in data singola
No
Descrizione

L'anfiteatro di Cagliari è il più importante tra gli edifici pubblici della Sardegna Romana, inserito in una valletta naturale alle pendici meridionali del Colle di Buon Cammino.

I costruttori, forse a più riprese tra il I e II secolo d.C., intagliarono nel banco roccioso gran parte delle gradinate, l'arena, vari corridoi (ambulacra) e altri ambienti di servizio a queste collegati.

Anche nel monumento cagliaritano, come in altri anfiteatri, le gradinate risultano divise in tre ordini (imea, media e summa cavea), riservate alle differenti classi sociali (senatores, equites, plebei, servi). Lungo il corridoi attorno all'arena (criptae) si affacciavano le gabbie per gli animali feroci (claustra).

L'anfiteatro aveva una capienza stimata in circa 10.000 spettatori, i quali potevano assistere a lotte tra uomini e belve feroci (venationes), all'esecuzione di sentenze capitali e a lotte tra gladiatori (munera).

Da giovedì 3 agosto 2017, in attesa che si concludano i lavori di restauro in corso, l'Anfiteatro Romano di Cagliari ha riaperto parzialmente alle visite. È possibile effettuare un percorso che consente di godere di una vista ravvicinata del monumento. L'arena e gli spazi sotterranei non sono attualmente visitabili.   

Indirizzo
Viale Sant'Ignazio da Laconi
Poligono GEO

Anfiteatro Romano

Anfiteatro Romano

Viale Sant'Ignazio da Laconi

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
Si
da usare solo per eventi e percorsi
Off
telefoni
Indirizzi email
info.beniculturalicagliari@gmail.com
Comune
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Anfiteatro Romano

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Sella del Diavolo

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La Sella del Diavolo
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Descrizione
Il parco è sempre aperto , ma per garantire una sicurezza adeguata dei visitatori è consigliata la visita durante le ore di luce.
in data singola
No
Descrizione

La Sella del Diavolo, come tutto il promontorio di S. Elia, è costituita da rocce sedimentarie di età miocenica, quindi geologicamente piuttosto giovani. All’interno di questo tipo di rocce si sono formate diverse piccole grotte, che risultano essere abitate dall’uomo sin dal VI millennio a.C. L'origine del nome del luogo deriva da una leggenda, secondo la quale i diavoli, ammaliati dalla bellezza del Golfo di Cagliari cercarono di impossessarsene. Dio mandò i suoi angeli prediletti, guidati dall'Arcangelo Michele, per scacciare Lucifero e i suoi adepti. La battaglia fu combattuta nei cieli del golfo e ad oggi vivono ancora due teorie: la più conosciuta vuole che Lucifero, in fuga, fu disarcionato dal cavallo e perse la sua sella che si posò sulle acque del golfo che, pietrificandosi, diede origine al promontorio. L'altra racconta che il demone, durante la battaglia, cadde sul promontorio dandogli l'attuale forma. Da qui il nome Sella del Diavolo e quello del Golfo degli Angeli. Si dice che gli angeli mandati dall'Onnipotente ancora mantengano fede al loro compito e continuino a proteggere il golfo. In prossimità del punto più elevato del promontorio (m 135 slm), si ipotizza la presenza di un tempio punico, forse un luogo di culto dedicato ad Astarte. E’ tuttora visibile una cisterna punica, di forma allungata, dalle notevoli dimensioni: 27 m di lunghezza per 4,5 m di profondità. Non lontana è un’altra cisterna romana, dalla classica forma a sezione tronco-conica. Al periodo bizantino risalirebbe il martirio di S. Elia, che sarebbe stato ucciso, secondo la tradizione, in questi luoghi, durante le persecuzioni di Diocleziano. L’intero promontorio porta oggi il suo nome. Nell’XI secolo tutta l’area venne affidata ai monaci Vittorini che costruirono un vero e proprio monastero e si presero cura di saline, peschiere e aree coltivabili delle zone circostanti.

La torre, ormai semi diroccata, situata nel punto più elevato e panoramico del promontorio, è da considerarsi, invece, come facente parte del sistema di difesa ed avvistamento creato dagli spagnoli nel XVI secolo; tuttavia sembrerebbe che già durante il periodo pisano fosse presente una torre, detta “della Lanterna”, con funzioni di segnalazione. In seguito la medesima torre venne denominata anche torre del pouhet, cioè del pozzetto, poiché situato nei pressi della cisterna romana. L’intera zona sarebbe poi stata denominata “pouhet”, da cui il nome di “Poetto” attribuito alla grande spiaggia dei cagliaritani. Le torri costiere continuarono ad essere usate anche in epoca sabauda, sin quando un Regio Decreto del 1867 stabilì che non dovevano più essere considerate posti fortificati. Durante la Seconda Guerra Mondiale vennero realizzati un fortino e altre costruzioni, tuttora ben visibili. Con ogni probabilità vennero riutilizzati i materiali provenienti dalle rovine della chiesetta di S. Elia, della quale, purtroppo, oggi si può appena apprezzare il perimetro delle fondazioni.

Indirizzo
Viale Calamosca, 09126 Cagliari CA, Italia
Risorse multimediali
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/sites/default/files/2022-03/IT-Cosa-Vedere-a-Cagliari-Sella-del-Diavolo-e-complesso-di-Capo-Sant%E2%80%99Elia_1.jpg
/sites/default/files/2022-03/vista-silla-diablo.jpg
Poligono GEO

Sella del Diavolo

Sella del Diavolo

Viale Calamosca, 09126 Cagliari CA, Italia

Sella del Diavolo

Sella del Diavolo

Viale Calamosca, 09126 Cagliari CA, Italia

Fascia età
Fuori Cagliari
No
usato per affollamento
No
da usare solo per eventi e percorsi
Off
peso
Comune
Accessibilità
Descrizione accessibilità

Sentiero che parte da Calamosca , accessibile a tutti compreso bambini , percorso segnalato con pallini verdi su rocce ma anche molto intuitivo!

E' consigliato l'uso di scarpe da trekking.

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La Sella del Diavolo

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Giardini Pubblici

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Giardini Pubblici
Categoria/Sottocategoria
macrocategoria
prezzi
Descrizione
ingresso gratuito
orari
chiusura
Giorno/i di apertura
Descrizione
Gennaio/Marzo 05.30-22.30 Aprile 05.30 - 23.00 Maggio/Settembre 05.30 - 24.00 Ottobre/Dicembre 06.30 - 24.00
in data singola
No
Descrizione

I Giardini Pubblici si estendono su una superficie di 17000 mq; furono acquistati dal Municipio di Cagliari nel 1840 e costituivano un tipico giardino ottocentesco per le passeggiate in mezzo al verde.

L'area su cui sorgono sporge da un costone roccioso che ne fa una sorta di giardino pensile. Dall'ingresso si snoda un lungo viale alberato che si conclude con la Galleria Comunale d'Arte, una costruzione che un tempo ospitava la Regia Polveriera. Nel Giardino si possono ammirare fontane ed elementi scultorei, come la statua romana della cosiddetta Grande Ercolanense, proveniente da Uta. Dal punto di vista naturalistico si trovano piante secolari come le jacarande, due esemplari di ficus macrophille, palme e aiuole che formano un tappeto multicolore.

Indirizzo
Largo Giuseppe Dessì, Cagliari CA, Italia
Risorse multimediali
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Poligono GEO

Giardini Pubblici

Giardini Pubblici

Largo Giuseppe Dessì, Cagliari CA, Italia

Fascia età
Fuori Cagliari
No
Quartiere
usato per affollamento
Si
da usare solo per eventi e percorsi
Off
peso
Comune
Accessibilità
Tipo di gestione
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Giardini Pubblici

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