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Teatro Lirico

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Teatro Lirico
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Il Teatro Lirico è stato inaugurato nel 1993, al termine di una lunghissima stagione di lavori. Risale al 1964 il bando di concorso per la realizzazione di un edificio che sostituisse l’antico Teatro Civico, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale nel centro storico cittadino.

Approvato nel 1967 il progetto degli architetti bergamaschi Ginoulhiac e Galmozzi, si dà il via alla costruzione della moderna struttura di 5.000 metri quadri: foyer, sala di 1650 posti distribuiti fra platea e due gallerie, ampio palcoscenico e golfo mistico. Negli anni successivi all’inaugurazione vengono realizzate sale-prova, laboratori, magazzini e locali per uffici. Le ultime opere riguardano il rinnovamento del foyer, l’apertura del bookshop, del bar e del ristorante.

Il Teatro Lirico di Cagliari, sede dell’omonima Fondazione, è attivo tutto l’anno con stagioni sinfonico-cameristiche, liriche e di balletto. Sul suo palcoscenico, insieme all’Orchestra e al Coro del Teatro Lirico, protagonisti di molte produzioni di prestigio, si sono succeduti artisti di ottimo livello, che hanno concorso a determinare il rilancio dell’attività musicale cagliaritana. Sono da ricordare, tra gli altri, i direttori Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovich, Zubin Mehta, Iván Fischer, Carlo Maria Giulini, Vladimir Ashkenazy, Pierre Boulez, Giuseppe Sinopoli, Lorin Maazel, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Carlos Kleiber, Valery Gergiev, Trevor Pinnock, Christopher Hogwood; i registi Dario Fo, Beni Montresor, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick, Denis Krief, Gilbert Deflo, Stephen Medcalf, Giancarlo Cobelli; i solisti Maurice Bourgue, Kim Kashkashian, Murray Perahia, Mikhail Pletnev, Viktoria Mullova, Truls Mørk, Sabine Meyer, Vadim Repin, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo, Bruno Canino, Uto Ughi, Trevor Pinnock, Maxim Vengerov, Katia e Marielle Labèque, Julian Rachlin, Fazil Say, Maurizio Pollini; i complessi Filarmonica della Scala, London Philharmonic Orchestra, Chamber Orchestra of Europe, Sächsische Staatskapelle Dresden, Philharmonia Orchestra, Israel Philharmonic Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Chor und Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunk, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Budapest Festival Orchestra, New York Philharmonic.

Negli ultimi anni è stata dedicata una grande attenzione anche ai compositori italiani contemporanei, come Aldo Clementi, Sylvano Bussotti, Azio Corghi, Marco Tutino, ai quali sono state commissionate nuove composizioni. Tra i molti allestimenti lirici di rilievo sono particolarmente importanti quelli di opere in prima esecuzione italiana o di nuova produzione: Sebastian (tratto da Le martyre de Saint-Sébastien di Claude Debussy), Dalibor di Bedřich Smetana, Die Feen di Richard Wagner, Čerevički  e Opričnik di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Die ägyptische Helena Capriccio di Richard Strauss, Euryanthe di Carl Maria von Weber, A Village Romeo and Juliet di Frederich Delius, Alfonso und Estrella di Franz Schubert, Hans Heiling di Heinrich Marschner, OEdipe di George Enescu, Chérubin di Jules Massenet, Die Vögel di Walter Braunfels, La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Nikolaj Rimskij-Korsakov, Semën Kotko di Sergej Prokof’ev.

Per la qualità e il carattere innovativo della sua programmazione, il Teatro Lirico di Cagliari ha ricevuto nel 2001 il Premio Franco Abbiati (sezione “Iniziative”). Il prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana è stato inoltre attribuito a Denis Krief e Marcelo Alvarez per Lucia di Lammermoor, e a Stephen Medcalf per Carmen: entrambe le opere sono state prodotte dal Teatro Lirico di Cagliari rispettivamente nel 2000 e nel 2005.

 

- Foto: Priamo Tolu

Indirizzo
Via Sant'Alenixedda
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Teatro Lirico

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Teatro delle Saline

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Teatro delle Saline
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Il Teatro delle Saline fu costruito nel 1931, si presenta come il centro artistico più bello e raffinato della città. Prende il nome dal luogo in cui è situato, le Saline di Stato di Cagliari, in prossimità dello Stagno di Molentargius. Il Teatro è in stile Art Nouveau, con affreschi policromi sul soffitto, dipinti baroccheggianti sulle pareti laterali, stucchi e motivi decorativi distribuiti sull'intera superficie. Rappresenta uno dei rari esempi di architettura teatrale che, grazie alla ristrutturazione, avvenuta nel 1991 ad opera di Akròama -Teatro Stabile d'Arte Contemporanea, ha conservato nel tempo la propria destinazione d'uso, e riveste un'importanza fondamentale a ragione del suggestivo contesto ambientale in cui è inserito. Oltre ad essere sede delle attività di produzione di Akròama, il Teatro ospita annualmente convegni, congressi e diverse manifestazioni di Enti Pubblici e privati. All'interno della struttura si trova una Biblioteca aperta ad appassionati e studiosi.

Indirizzo
Piazzetta Billy Sechi, 3-4
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Teatro delle Saline

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Piazzetta Billy Sechi, 3-4

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Teatro Civico di Castello

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Teatro Civico di Castello
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Il primo teatro di cui abbiamo notizia a Cagliari fu il “Teatro dell’Università”, un piccolo locale di appena trenta logge e capace di contenere circa trecento spettatori, sorto poco prima del 1750 all’incrocio fra Via Canelles e Via Lamarmora e della cui attività abbiamo scarse notizie.

Demolito intorno al 1764 il “teatro dell’Università”, poco prima del 1770 fu costruito, per iniziativa di un nobiluomo, il barone Zapata, un nuovo teatro, il “Regio”.

Di elegante architettura e capace di circa 600 spettatori, divenne subito il centro della vita culturale e mondana della città.

Nel 1831, per ordine del Re Carlo Felice, fu acquistato dal Municipio, assunse la denominazione di “Civico” e riprese subito l’attività con stagioni di alto livello.

A partire dal 1859 il Civico ebbe un pericoloso concorrente nel “Teatro Diurno” (più tardi “Cerruti”), realizzato nel Viale Regina Margherita, di capienza quasi doppia, in grado di accogliere ogni genere di spettacoli, in una zona in forte espansione.

Il locale di Castello si qualificava soprattutto come “teatro dell’opera” e si adattava ad allestire spettacoli di altro genere, compresa la prosa, solo in momenti di difficoltà e comunque malvolentieri. Le stagioni di prosa furono poche, una decina in tutto, nel lungo arco di tempo fra il 1830 e gli inizi del Novecento, con compagnie meno valide rispetto alle coeve stagioni del Cerruti. Nello stesso periodo il Civico non accolse mai l’operetta. Per carenza di spazio non poté mai proporre spettacoli circensi ma solo qualche serata di illusionismo.

Nel 1897 al posto del Cerruti sorse il Politeama, locale elegante, molto vasto e polifunzionale, che esordì con stagioni d’opera, d’operetta e di prosa di alto profilo.

I due teatri si contendevano la presenza del popolarissimo Piero Schiavazzi, in grado da solo di assicurare il successo di una stagione.

Nel 1911 il Comune, ritenendo evidentemente insostenibile la concorrenza del Politeama, cedette il Civico alla impresa Cadeddu, che lo trasformò in cinematografo.

Solo dopo il cambio di gestione il Civico ospitò qualche stagione d’operetta, di varietà e di prosa e, a partire dai primi anni venti, le stagioni concertistiche.

L’ultima rappresentazione d’opera si ebbe nel 1939, alla presenza di Umberto e Maria Josè di Savoia; in scena "I quatro rusteghi" di Ermanno Wolf Ferrari.

Il 26 febbraio 1943 , nel corso di uno dei devastanti bombardamenti che colpirono la città, il Civico fu centrato in pieno dalle bombe. Rimasero in piedi solo la zona del foyer e i muri perimetrali della sala. Una perdita gravissima, che seguiva di pochi mesi l’incendio che nella notte del 17 dicembre 1942 aveva completamente distrutto il Politeama.

Dopo il restauro, conclusosi nell’aprile 2006, attualmente il Teatro Civico di Castello ha ripreso la sua attività, ospitando manifestazioni culturali, concerti, spettacoli e cinema.

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Via De Candia
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Teatro Civico di Castello

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Stazioni dell'Antica Via Crucis Cagliaritana

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Via Crucis
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Serie di quattordici bassorilievi artistici su lastre di ferro, raffiguranti la passione, la crocifissione, la morte di Gesù Cristo, collocate presso alcune chiese del centro storico cagliaritano.

Promossa da monsignor Ernesto Maria Piovella, arcivescovo di Cagliari dal 1920 al 1949, la Via Crucis muraria cittadina consta di quattordici bassorilievi artistici su lastre di ferro, collocati sulle facciate di chiese e palazzi degli storici quartieri di Marina, Villanova, Castello e Stampace.


Le quattordici stazioni:

I: Cristo condannato a morte.
Chiesa S. Rosalia / Santuario S. Salvatore da Horta
via Torino

II: Cristo caricato della croce.
Chiesa S. Giacomo
piazza S. Giacomo

III: Cristo cade per la prima volta sotto la croce.
Originale mancante*

IV: Cristo incontra la madre.
Chiesa S. Cesello
via S. Giovanni

V: Cristo aiutato da S. Simone di Cirene.
Chiesa S. Mauro
via S. Giovanni

VI: S. Veronica deterge il volto di Cristo.
Palazzo del Conservatorio della Provvidenza
piazza Indipendenza

VII: Cristo cade per la seconda volta sotto la croce.
Palazzo Arcivescovile
piazza Palazzo

VIII: Cristo ammonisce le donne di Gerusalemme.
Chiesa S. Croce
piazza S. Croce

IX: Cristo cade per la terza volta sotto la croce.
Chiesa S. Giuseppe
piazza S. Giuseppe

X: Cristo spogliato delle vesti.
Chiesa Madonna della Pietà / Monastero del S. Sepolcro
scalette Monache Cappuccine

XI: Cristo inchiodato alla croce.
Originale mancante**

XII: Cristo morto sulla croce.
Chiesa S. Agostino
via Baylle

XIII: Cristo deposto dalla croce.
Chiesa S. Sepolcro
piazza S. Sepolcro

XIV: Corpo di Cristo deposto nel Sepolcro.
Chiesa S. Rosalia / Santuario S. Salvatore da Horta
via Torino


Note:
* Originariamente ubicata sulla facciata della chiesa di S. Domenico, distrutta dai bombardamenti nel 1943. Negli anni Cinquanta fu sostituita da una riproduzione murata in un edificio davanti alla chiesa. Scomparsa sul finire degli anni Settanta.
** Originariamente ubicata sulla facciata della chiesa di S. Anna. Probabilmente fu distrutta dai bombardamenti del 1943, negli anni Cinquanta fu sostituita da una riproduzione, visibile all'angolo tra la via Azuni e la via S. Efisio.

Indirizzo
Vari luoghi
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Stazioni dell'Antica Via Crucis Cagliaritana

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Statue del Sagrato di N.S. di Bonaria

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Statue del Sagrato di N.S. di Bonaria
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Sul sagrato della Basilica di Bonaria sono presenti due sculture in bronzo, di tema marinaresco, realizzate dall'artista Franco d'Aspro. C'è un chiaro riferimento alla leggenda secondo la quale nel 1370, una nave spagnola, al largo delle coste dell'isola fu sorpresa da una terribile tempesta e dovendo alleggerirsi del carico per non affondare, i marinai gettarono in mare vari oggetti tra cui una pesante cassa di legno. Quest'ultima approdò a Cagliari e fu raccolta dai frati che all'interno trovarono una statua della Vergine con in braccio il Bambin Gesù. 

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Piazza Bonaria
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Statua di Sant'Ignazio da Laconi

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Statua di Sant'Ignazio da Laconi
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Sulla via omonima è stata collocata la statua di Sant'Ignazio da Laconi, ad opera dello scultore Franco D’Aspro.

Al secolo Vincenzo Peis, nacque a Laconi il 17 dicembre 1701 e morì a Cagliari nel 1781. Appartenente all'ordine religioso dei frati Cappuccini è stato riconosciuto santo dalla Chiesa cattolica: gli furono attribuiti alcuni miracoli grazie alla sua intercessione come la guarigione di un'infermiera che avrebbe riacquistato l'uso delle gambe.

La sua memoria liturgica viene celebrata nel giorno della sua morte. Le sue spoglie sono custodite nella vicina chiesa dei Cappuccini.

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Viale Sant'Ignazio da Laconi
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Statua di Sant'Ignazio da Laconi

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Statua di San Francesco d'Assisi

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Statua di San Francesco d'Assisi (1)
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Il punto panoramico di viale Europa, a Cagliari, è una delle mete più amate e apprezzate dai turisti e dai residenti. Oltre alla spettacolare veduta che si svela davanti agli occhi, con gli specchi d'acqua del Parco naturale di Molentargius e il promontorio della Sella del Diavolo, l'attenzione viene attirata dalla presenza della statua di San Francesco. L'opera intitolata "Fratello Sole" e realizzata nel 1984 dall'artista di fama internazionale, Padre Andrea Martini, raffigura il celebre religioso di Assisi con il braccio sollevato verso il cielo. 

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Viale Europa
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Statua di San Francesco d'Assisi

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Viale Europa

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Statua di San Francesco d'Assisi

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La statua bronzea di San Francesco d'Assisi fu collocata in piazza Carlo Alberto, nel cuore del quartiere Castello, in occasione del settimo centenario della sua morte. Sono due le statue presenti a Cagliari e dedicate al santo patrono d'Italia: una è collocata nel punto panoramico di viale Europa e un'altra nella piazzetta storica che svela una meravigliosa veduta della cattedrale di Santa Maria. Piazza Carlo Alberto è conosciuta anche con il nome di plazuela e fu teatro di numerose esecuzioni capitali nel corso del Seicento.

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Piazza Carlo Alberto
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Statua di San Francesco d'Assisi

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Statua di Re Carlo Felice

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La statua di Carlo Felice svetta a pochi passi dalla piazza Yenne, nel cuore di Cagliari. Il monumento fu realizzato per volontà degli Stamenti, uno dei bracci del Parlamento sardo, nel 1827, in onore del re che volle la costruzione della strada reale per collegare Cagliari e Sassari, oggi conosciuta con il nome di  SS131 - Carlo Felice.

L'opera fu eseguita nel 1830 dallo scultore sassarese Andrea Galassi. Quest'ultimo creò a Roma la statua in gesso, utilizzata come modello per la versione in bronzo, fusa nel regio arsenale cittadino sotto la supervisione dell'artista. La statua, in stile neoclassico, raffigura il re nelle vesti di un soldato romano con l'elmo in testa, la corazza e rivestito da una toga. L'opera fu completata nel 1860 con il basamento realizzato dall'architetto Gaetano Cima. 

Poco lontano dalla statua, in piazza Yenne, si trova la colonna miliare, posta dal viceré marchese di Yenne nel 1822, per indicare il punto di inizio della Strada Reale

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Largo Carlo Felice
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Statua di Re Carlo Felice

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Largo Carlo Felice

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Statua di Padre Pio da Pietrelcina

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Statua di Padre Pio da Pietrelcina
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Statua bronzea di Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968), proclamato santo nel 2002.

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Via Sanjust angolo Via dei Conversi
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Statua di Padre Pio da Pietrelcina

Statua di Padre Pio da Pietrelcina

Via Sanjust angolo Via dei Conversi

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Statua di Padre Pio da Pietrelcina

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