Non son solo mattonelle. La collezione di riggiole, custodita in una bottega artigiana (ormai chiusa) di via Lamarmora, nel quartiere di Castello, è di eccezionale interesse storico-artistico. La Soprintendenza ne ha riconosciuto il valore dopo aver catalogato ben 126 reperti. Un pezzo di storia del passato di Cagliari, quando le antiche mattonelle in ceramica abbellivano gli appartamenti cittadini, con i loro tipici disegni e colori, e in particolare quelli di Castello. È qui che le antiche riggiole hanno trovato degna sistemazione, nel locale al piano terra di un palazzo del 1650 (tutelato dalla soprintendenza), a pochi passi dalla Cattedrale. Il “miracolo” di Mercedes Mariotti: ex professoressa, studiosa e appassionata dell'arte della ceramica che, dal 1992 a oggi, con la bottega di via Lamarmora, ha rianimato i vicoli di Castello. Ed è in questi 15 anni di attività che ha collezionato centinaia di riggiole del centro storico, molte venute alla luce durante i lavori di restauro del laboratorio artigiano, un tempo un «sottano maleodorante», oggi un locale da museo, con soffitto in ginepro, un dio Moloch e una croce templare incisi sulle pareti in pietra calcarea, due cisterne puniche (se non nuragiche) dentro le quali sono stati recuperati oggetti oggi esposti in vetrina (due vasi da notte in terracotta, vecchie grondaie, conchiglie, antiche boccettine di medicinali).
Nel corso del tempo la collezione si è arricchita di molte nuove riggiole che, anche se spesso uguali a quelle catalogate, arredano un ambiente diverso o vengono utilizzate come scambio. La quantità di pezzi interi o di frammenti conservati sfiora attualmente le mille unità.
Contus De Arrejolas
Via Lamarmora, 67
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