I fratelli Cima furono talmente importanti per la città di Cagliari da essere ricordati con una lapide, posta sulla facciata dell'abitazione, in Piazza Martiri, nella quale i due vissero.
Antonio Cima fu un fisico e insegnò Fisica sperimentale dal 1844 al 1851 nell'ateneo del capoluogo, poi si trasferì nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Torino. In seguito è stato preside del Liceo classico Vincenzo Gioberti di Torino e poi provveditore agli studi di Venezia.
Gaetano, invece, fu un grande architetto e le sue opere, in stile neoclassico, si possono ammirare in tutta la Sardegna. Si occupò sia di architettura civile che di architettura religiosa. A Cagliari realizzò l'ospedale civile, il teatro civico distrutto dai bombardamenti del 1943, la facciata della chiesa collegiata di San Giacomo e le scalette situate vicino alla Chiesa di Santa Chiara.
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