La collezione comprende numerosi dipinti e sculture, ad opera di alcuni dei più rappresentativi artisti italiani del secolo XX. Tutti i pezzi furono donati alla città dal collezionista e benefattore Francesco Paolo Ingrao.
Nelle 15 sale dei due piani della Galleria sono raccolte 250 opere (tra le quali 40 sculture), rappresentative dei movimenti artistici italiani, in particolare romani, che si sono susseguiti a partire dalla seconda metà del XIX fino alla fine del XX secolo. Il percorso espositivo segue un ordine cronologico, iniziando dal piano terra con l'Ottocento di Angelo Inganni, Gioacchino Toma, Enrico Reycend ed Ercole Rosa.
I primi del Novecento sono rappresentati dagli esponenti del divisionismo Francesco Gioli Leonardo Bistolfi, Armando Spadini, Arturo Noci e Camillo Innocenti. Tra i pezzi di maggior prestigio figura il dipinto di Giacomo Balla raffigurante lo scultore Giovanni Prini, presente anch’egli nella collezione. La sala IV custodisce ben 31 opere che rispecchiano le varie fasi del percorso artistico di Umberto Boccioni, massimo esponente del movimento futurista italiano.
Proseguendo il percorso nelle stanze del primo piano si passa agli anni Venti e Trenta di Carlo Socrate ed Emanuele Cavalli, degli scultori Alfredo Biagini e Antonietta Raphael e del neorealismo di Ardengo Soffici.
Tra le opere preferite da Ingrao spiccano Il Marinaio di Filippo De Pisis e le tre nature morte di Giorgio Morandi, i cui numerosi lavori arricchiscono la collezione di varie tele ad olio, un’acquaforte, nove disegni a china o matita e ben 241 lettere.
Numerosissime anche le opere degli artisti degli anni Trenta e Quaranta: Carlo Carrà, Fortunato Depero,Tullio Crali, Gino Severini, Fillia, Atanasio Soldati, Massimo Campigli, Adolfo Wildt, Francesco Messina, Antonio Donghi, Mario Mafai, Pio Someghini, Felice Casorati.
La sala conclusiva ospita Leo Longanesi e 34 opere di Mino Maccari, e gli ultimi acquisti della collezione, ovvero i lavori di Enrico Paolucci, Piero Dorazio e Antonio Zoran Music.
Le restanti 250 opere sono ospitate in altre 3 sale situate al piano terra, le cosiddette “stanze del collezionista” proprio perché le opere non seguono un ordine cronologico ma sono collocate secondo il gusto personale: dipinti di Innocenti, Socrate, Francesco Menzio, Deiva de Angelis, Pippo Rizzo, Amerigo Bartoli Natinguerra, Filippo Anvitti, Orazio Amato, Emilio Notte, Rosina Viva; disegni di Scipione, Carrà e Giovanni Omiccioli; numerose sculture.
Collezione d'Arte Ingrao
Largo G. Dessì c/o Galleria Comunale d’Arte
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