Situata nell’omonima località di Calamosca, a Cagliari, era una torre di avvistamento e difesa leggera, senzilla, costituita da due volumi sovrapposti, uno a tronco di cono e uno a cilindro. Comunicava con quasi tutte le torri del Golfo di Cagliari, tranne quelle del Poetto, di Mezza Spiaggia, di Carcangiolas e di Foxi.
La muratura, costituita da materiale calcareo, ha uno spessore alla base di circa 3,6 m. La parte cilindrica, frutto di restauri successivi, è in laterizio e pietra e occupa il posto dell’originaria piazza d’armi. L’ingresso, collocato a circa 5 m di altezza e orientato verso nord-ovest, è oggi murato; si accede alla torre da una nuova apertura realizzata alla quota del terreno. Dall’ambiente principale, voltato a cupola, si arriva al piano superiore, anch’esso coperto da cupola, attraverso una scala ricavata nello spessore murario.
Costruita nel 1638, si chiama Torre (o Stazione) dei Segnali per via di un ingegnoso dispositivo di segnalazione che le permetteva la comunicazione con il Castello di Cagliari. Nel progetto della torre non compariva il cilindro superiore, che pare risalga a un successivo intervento nella metà dell’Ottocento, in cui venne realizzato un ulteriore ampliamento di tutto il complesso. Tale operazione, oltre a modificare i volumi, apportò anche delle importanti modifiche alla distribuzione interna: al piano primo vennero, infatti, realizzate quattro troniere e furono ricavati dei vani abitabili.
Diventata caserma, la torre è rimasta sempre in uso e si presenta complessivamente in ottimo stato, fatta eccezione per un leggero degrado delle superfici.
Torre di Calamosca o dei Segnali
Capo Sant'Elia - pressi Faro S. Elia
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