A partire dal 1941 a Cagliari, fu realizzata una ampia struttura sanitaria, l’Ospedale San Giorgio, voluto dalla Croce Rossa Italiana per fronteggiare le esigenze belliche. Fu realizzato all’interno di grotte nella zona di Viale Merello, una scelta che teneva conto dell’opportunità di fornire ai degenti ed ai rifugiati anche un ricovero antiaereo.
I pesanti bombardamenti del 17 febbraio, 26 e 28 febbraio, 31 marzo e 13 maggio 1943, causarono molte vittime e seminarono la distruzione. La popolazione si rifugiò nei paesi all’interno e i pochi cagliaritani rimasti trovarono rifugio nelle grotte cosicché per la maggior parte di loro il punto di riferimento era l’Ospedale della Croce Rossa Italiana, unica struttura sanitaria operativa in città durante le incursioni aeree degli alleati.
Cessata la grande emergenza dei bombardamenti, dopo l'8 settembre 1943, l’Ospedale restò in attività per curare i malati generici.
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