Dall’11 al 14 dicembre, negli spazi dell’Exma e del Radio X Social Club, il festival, curato da Martina Benoni, invita il pubblico a rallentare, riflettere, ascoltare. Tra gli ospiti di questa edizione, per la prima volta a Cagliari Emilio Mola, Luciana Grosso ed Emanuela Pala e al suo primo incontro pubblico anche Giuliana Sgrena.
L'edizione 2025 ha un titolo che è insieme un augurio e un programma: Destinazione Altrove. In un mondo in cui il “nuovo disordine mondiale” genera spaesamento e confusione, Incipit prova a diventare un luogo possibile, una forma collettiva di rigenerazione. Un antidoto allo scrolling compulsivo, all’infodemia, alla sensazione di non riuscire più a distinguere ciò che conta da ciò che è solo rumore. Il riferimento al brain rot, parola dell’anno 2024 per l’Oxford Dictionary — quel deterioramento cognitivo legato all’eccesso di contenuti superficiali — non è una provocazione, ma un punto di partenza per ragionare sui nostri linguaggi, sulla qualità del pensiero, sull’urgenza di ricostruire comunità e immaginari.
Incipit 2025 è dunque un viaggio verso un’“Itaca delle intelligenze”, un ritorno alla complessità e al confronto, alla musica e alla parola, alla socialità e alla cultura come strumenti per rimettere ordine e senso nel caos che ci circonda. Un invito a ritrovare isole felici, frammenti di futuro, possibilità nuove. E lo fa con un programma fitto, articolato, che intreccia incontri, testimonianze, musica e laboratori.
Anteprima - Is Americanus - Cagliari sotto le bombe
Il programma degli incontri è anticipato mercoledì 10 dicembre, da Is Americanus, una passeggiata urbana curata da Claudia Caredda di Trip Sardinia. Il tour ripercorre le tracce dei bombardamenti americani del 1943 su Cagliari, una delle città italiane più segnate dalla guerra. Le ferite, ancora oggi visibili nel tessuto urbano, diventano il punto di partenza per una narrazione che tiene insieme memoria e rinascita. Perché quei vuoti, quelle cicatrici spesso colmate da vegetazione spontanea o da edilizia del dopoguerra, raccontano non solo la tragedia ma anche la capacità della città di rigenerarsi, tenendo viva la propria identità.
Giovedì 11 dicembre: la realtà, la memoria, la musica
Il festival prende avvio ufficialmente l’11 dicembre alle 19, con Giuliana Sgrena, una delle più importanti reporter di guerra italiane. Nel suo libro Me la sono andata a cercare, Sgrena ripercorre trent’anni in prima linea nei conflitti internazionali e affronta apertamente la narrazione tossica che molte donne, e molti giornalisti, subiscono quando entrano nelle zone più critiche del mondo. Con lei, in dialogo, Daniela Dirceo, per un confronto che unisce esperienza personale, storia recente e riflessione sull’etica del giornalismo.
Alle 20:00, spazio a Gino Castaldo, critico musicale e voce storica di Radio Rai, con Il ragazzo del secolo o della rivoluzione perduta, un viaggio attraverso la musica che ha reso unici gli anni Sessanta e Settanta. Una conversazione che unisce memorie, sound e trasformazioni culturali.
Chiude la serata, alle 21:00, il live Jazz Alarm! nel Basement del Radio X Social Club: il ritorno del quartetto Carrus–Corrias, con Francesca Corrias alla voce, Paolo Carrus al piano, Filippo Mundula al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria.
Venerdì 12 dicembre: geopolitica, resistenza e identità
La giornata di venerdì si apre alle 19:00 con un dialogo a tre voci su guerre, equilibri globali e processi di militarizzazione. Matteo Meloni, autore di Geopolitica delle Nazioni Unite, e Aide Esu con Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace, dialogano con la giornalista Emanuela Pala (La7, Piazzapulita), recentemente salita a bordo della Global Sumud Flotilla verso Gaza.
Alle 20:00 arriva Francesco Abate con Gli indegni, romanzo ambientato negli anni Ottanta. È una storia d’amore, di ribellione e di amicizia che diventa anche un ritratto di un pezzo di storia sarda e italiana. Con lui, il giornalista Sergio Benoni.
Alle 21:00, la serata si trasforma in un viaggio musicale negli anni Ottanta con Liv, not Love: vinili iconici, dalla New Wave al Synth Pop, selezionati da DJ ancora misteriosi ma di sicura esperienza.
Sabato 13 dicembre: equilibri globali, politica americana, omaggi e musica
Alle 19:00, Emilio Mola presenta Dentro il grande gioco, un viaggio dentro i meccanismi che regolano gli equilibri geopolitici globali. Con lui, la giornalista Lisa Ferreli.
Alle 20:00, si cambia scenario ma non intensità: Luciana Grosso racconta nel suo Mamdami. Un socialista a New York gli Stati Uniti contemporanei e i suoi protagonisti, da Trump al nuovo sindaco della Grande mela, in un dialogo con la giornalista Laura Fois.
Alle 21:00, un momento speciale: Donne nella città bianca, reading a cura di Laura Fortuna e Vito Biolchini con dj Palidrottu, dedicato ai ventisette racconti inediti di Sergio Atzeni, raccolti ne I sogni della città bianca. Un omaggio alla città e ai suoi immaginari.
La serata si chiude alle 22:00 con un doppio live:
– Arrogalla (Frantziscu Medda), con la sua ricerca di suoni popolari sardi rielaborati in chiave elettronica; – la DJ colombiana Santa Maria de la Psicodelia, con selezioni tropicali in arrivo dal Sud America.
Anche quest’anno continua il legame con il nord dell'isola. Sabato 13 dicembre, alle ore 18:30, la biblioteca di Uri ospita infatti la presentazione del libro della pittrice Viviana Zanazzi, "Il segno inconscio", a cura del Collettivo letterario informale performativo (Clip) di Sassari, in un viaggio tra tratti di pennello e i nostri pensieri.
Domenica 14 dicembre: realtà distopiche, thriller e immaginari oscuri
Alle 17:00, la giornalista Tonia Mastrobuoni presenta La peste, un’inchiesta che racconta il volto inquietante delle comunità völkisch e neonaziste nella Germania di oggi. Un viaggio nelle zone d’ombra della democrazia europea, in dialogo con Michele Pipia.
Chiude il festival, alle 18:00, L’estate delle comete azzurre, firmato da Daniele Serra e Piergiorgio Pulixi: un romanzo che fonde thriller psicologico, dramma paranormale e noir, dando vita a una narrazione sospesa tra paura e lirismo.
Laboratori – tra scrittura e creatività visiva
Accanto agli incontri, il festival propone due appuntamenti formativi: Raccontare il male, in programma il 13 e 14 dicembre, dalle ore 9:00 alle 13:00, workshop di scrittura thriller con Piergiorgio Pulixi. Otto ore dedicate alle tecniche narrative del noir contemporaneo. Aperto a tutti e gratuito, in collaborazione con Ex-Farm – Alleviamo talenti.