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Teatro Contemporaneo al Teatro delle Saline

Teatro Contemporaneo al Teatro delle Saline

Quest’anno la Stagione di Teatro Contemporaneo al Teatro delle Saline si svolgerà nel periodo compreso fra Novembre 2024 e Febbraio 2025.

Tutte le rappresentazioni  saranno replicate alle ore 21 su quattro turni:
turno A (mercoledì), turno B (giovedì), turno C (venerdì), D (sabato).

Argomenti

Teatro

Comune

Cagliari

Il paese del vento

I sogni di ragazza di Grazia Deledda e il suo giovanile amore per Gabriele, fantasma che la perseguita fino alle soglie del matrimonio con un altro uomo, sono all’origine di questo romanzo squisitamente autobiografico e fortemente introspettivo, scritto nel 1931.
Dietro il nome di Gabriele, si nasconde una figura reale, quella di Stanis Manca, brillante giornalista di cui la scrittrice si innamorò con tutta l’ingenuità e l’entusiasmo dei suoi giovani anni.
Stanis Manca fu subito incuriosito da questa ragazza. La volle conoscere e nell’estate del 1891 si recò a Nuoro a trovarla.
Fu un amore epistolare, ma Stanis Manca pare non fosse molto sensibile alle romantiche lettere della Deledda tanto che, dopo un paio d’anni la corrispondenza si inceppò.
A questo strano e tormentato amore, si riferisce l’Autrice in questo romanzo, nel quale dà il nome di Gabriele a colui che era amico di Gabriele d’Annunzio.

Quando la scrittrice nuorese, ormai Nobel, all’apice della notorietà, sente che la sua vita declina, si accinge a raccontare la sua giovinezza, nella metafora di questo romanzo, forse col segreto intento di chiarire e puntualizzare quella stravagante passione giovanile, per paura che le sue lettere, passate in mani di sconosciuti, potessero un giorno essere fraintese e gettare ombra sulla sua immagine di donna e di scrittrice. Alla fine del libro, sarà perciò molto esplicita: «Non pensavo di negarlo, e neppure di spiegarlo, il mio contegno di quel tempo, tanto più che non riuscivo a spiegarlo neppure a me stessa; e se oggi scrivo questo libro è per giustificarmi di fronte ai vivi ed ai morti e soprattutto di fronte alla mia coscienza».
Eccezionalmente privo delle descrizioni paesaggistiche presenti negli altri suoi romanzi, Il Paese del Vento è pervaso da un intenso lirismo. Protagonista è il vento, metafora di un destino che agita e sconvolge le passioni umane, lasciando dietro di sé lacerazioni profonde.

Il paese del vento di Lelio Lecis da Grazia Deledda
Con Lia Careddu, Roberta Pasquinucci Cocco, Stefano Cancellu,
Simeone Latini, Tiziana Martucci

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

06-11-2024 - 09-11-2024
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Il Giorno del Giudizio

Il Giorno del Giudizio, tratto dal romanzo capolavoro di Salvatore Satta, per la prima volta portato sulla scena grazie alla scrittura e alla regia di Marco Spiga, la produzione di Sardegna Teatro e il contributo e sostegno di I.S.R.E. Istituto Superiore Regionale Etnografico. 

Da Don Sebastiano a Donna Vincenza e i loro sette figli, passando per gli avventori del Tettamanzi, Fileddu, Don Ricciotti e i Corrales, i personaggi sattiani riprendono vita nella Nuoro del 1914, che l’autore stesso considerava “l’anno della confusione”. La storia senza storia del loro essere stati si fa corpo e voce anche grazie alla traduzione in lingua sarda di Gianni Cossu, con la forza, senza tempo, delle immagini che essa è capace di evocare. Un racconto universale e toccante, di profonda umanità che ribadisce – come diceva George Steiner – il diritto degli sconfitti, dei ridicoli e degli apparentemente insignificanti a essere ricordati e rievocati. “Per conoscersi bisogna svolgere la propria vita fino in fondo, fino al momento in cui si cala nella fossa. E anche allora bisogna che ci sia uno che ti raccolga, ti resusciti, ti racconti a te stesso e agli altri come in un giudizio finale”.

Dal romanzo di Salvatore Satta.
Scritto e diretto da Marco Spiga
Traduzione in lingua sarda Gianni Cossu

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

13-11-2024 - 16-11-2024
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Ridi, piangi, ti ecciti

Due attori in scena. Qualcosa di più di un dialogo sulla vita, qualcosa di meno di un documentario sull’esistenza. Ridi, piangi, ti ecciti è uno zapping continuo e frenetico di immagini che percorrono, anno per anno, le tappe della vita di un uomo medio contemporaneo

Attraverso l’utilizzo di vari linguaggi tra cui anche quello della slam poetry, gli autori, con ironia e poesia, giocano con il loro passato e tentano di esorcizzare il loro probabile futuro all’interno di un contesto sociale sempre più complesso.

Nasce così una concitata filastrocca per augurare a sé stessi e al pubblico una vita piena e autentica, in cui non si smetta mai di… ridere, piangere ed eccitarsi.

Alessio Genchi e Innocenzo Capriuoli hanno lavorato insieme negli spettacoli di Andrea Adriatico XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni e Le amarezze, e nel progetto Parcoscenico. Il connubio artistico è nato con lo spettacolo Ridi, piangi, ti ecciti, che ha debuttato l’anno scorso, rivelando una ricerca fra teatro e poetry slam, a cui è seguito lo spettacolo Minuscoli granelli nel barattolo del cosmo.

Genchi è diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone e ha lavorato con registi come Federico Tiezzi, Alessandro D’Alatri, Carmelo Rifici, Nanni Garella, Daniele Salvo, Ksenija Martinovic. Capriuoli è poeta, performer e attore, ha studiato teatro e performance presso Farmacia Zooè e Metamundo con Cristobal Jodorowsky, e ha creato la performance Liberi di salvare con Arianna Favaretto Cortese.

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

20-11-2024 - 23-11-2024
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Mammasantissima

Nuova produzione della Compagnia che sonda in maniera ironica, profonda e divertente il tema della maternità e delle sue mille sfaccettature. In scena una donna in coma e un’unica possibilità di sopravvivere. Un’entità superiore (il Diavolo o Dio?) le offre la possibilità di scegliere in quale corpo continuare a vivere. Il grande “vantaggio” è che può abitare per pochi minuti nel corpo delle quattro improbabili donne che le vengono proposte. E ognuna di loro, a modo suo e con le sue esasperanti peculiarità, ha a che fare con il magico mondo dei bambini. Quanto può essere snervante avere a che fare con un bambino? Quanto è sotto la lente di ingrandimento della società quella donna che i figli ha deciso di averli…o di non averli? Quanto si sacrifica della propria personalità per mettere al mondo un figlio e quanto può essere semplice invece rimanere fedeli a se stesse anche se si è diventate madri? Una donna e 4 diversi personaggi in scena proveranno a dare una risposta a questi quesiti, o, perché no, a generare altri numerosi dubbi.

Teatro impossibile

Di Emanuela Lai e Elio Turno Arthemalle
Regia di Elio Turno Arthemalle e Felice Colucci

Con Emanuela Lai e Elio Turno Arthemalle

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

04-12-2024 - 07-12-2024
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Il visconte dimezzato

Le vicende del Visconte Medardo di Terralba, narrate dal nipote, sono una grande metafora della vita. L’uomo spende buona parte della propria esistenza nel tentativo di raggiungere la saggezza. Ma cosa è la saggezza? È forse la bontà? E soprattutto, un uomo si può definire completo soltanto al raggiungimento della saggezza? Viceversa non potremmo che sentirci incompleti, e dunque a metà? Calvino dipinge una storia surreale che traduce l’eterno conflitto tra Bene e Male in un viaggio di formazione, dove l’Io narrante, attraverso le estremizzazioni delle situazioni paradossali che si susseguono, giunge ad una piccola porzione di saggezza: «Così passavano i giorni a Terralba, e i nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi, poiché ci sentivamo perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane». “Il visconte dimezzato” è la prova che la letteratura ci permette di compiere dei viaggi immaginifici in territori sperduti, nei meandri della fantasia e dell’irrealtà.

Di Italo Calvino
Regia Luca Mazzone

Con Nicolò Prestigiacomo, Silvia Scuderi e Giuseppe Vignieri

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

11-12-2024 - 14-12-2024
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Il gatto in tasca

Scherzi, malintesi e colpi di scena all’insegna della più sfrenata comicità. Considerato il padre del vaudeville, Georges Feydeau (1862-1921) nelle sue opere amalgama il ritratto della società parigina e francese di fi ne Ottocento con i meccanismi della comicità. Ritmo indiavolato, situazioni paradossali, peripezie vicine all’assurdo che scatenano, inevitabilmente, risate e divertimento per chi assiste a questo vaudeville scritto quando Feydeau aveva soltanto 26 anni e rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1888.

Il signor Pacarel, inventore dello zucchero per diabetici, vuole investire il suo denaro nel debutto della fi glia come autrice addirittura all’Opera di Parigi. Per far ciò escogita uno stratagemma: metterà sotto contratto un tenore molto bravo ‘cedendolo’ poi al teatro solo se verrà messa in scena l’opera scritta dalla fanciulla. Quando a casa di Pacarel arriva un giovane di bell’aspetto tutti credono sia il cantante, ma non è così…

Commedia del 1888 «Chat en poche», una delle prime di Georges Feydeau, è il ritratto di una società di bugiardi, avidi, presuntuosi, furbi, incapaci di ascoltare il prossimo. Il tutto è tessuto tra arguti giochi di parole. L’ambiguità, i doppi sensi sono le sfumature di questa «partitura per ridere» con morale finale: mai comprare nulla «a scatola chiusa», traduzione del modo di dire del titolo (“Il gatto in tasca”).

Di Feydeau Georges
Regia di Marta Proietti Orzella

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

22-01-2025 - 25-01-2025
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

Venere in pelliccia

“Il Signore Onnipotente lo colpi e lo mise nella mani di una donna” Questa citazione è il motore alla base della relazione tra i due personaggi.
La pièce si svolge in un teatro di periferia dove si è appena conclusa un’estenuante ed infruttuosa giornata di audizioni alla ricerca di un’attrice in grado di interpretare il ruolo da protagonista de “La Venere in pelliccia”. Sono già tutti andati via quando Wanda irrompe goffamente in sala chiedendo di poter sostenere il provino. Dopo varie insistenze e altrettanti tentativi di rifiuto, controvoglia e pur di liberarsene, Thomas, regista e adattatore del testo, accetta.
L’audizione si rivela imprevedibile e in modo del tutto inatteso si trasforma in ossessione, in un costante equilibrio tra seduzione, borghese perbenismo, dominazione ed erotismo.

Interpreti. Antonello Foddis e Giuseppe Ligios, che nella trasposizione tutta al maschile della pièce mettono l’accento sulla forza dei personaggi, capaci di superare qualsiasi categoria di genere, restituendo intatta la bellezza e la complessità del testo di Ives sempre in bilico tra seduzione e dominazione, perbenismo.

Trasposizione teatrale della sceneggiatura scritta da David Ives, Venere in pelliccia (La Venus à la fourrure) per la versione cinematografica di Roman Polański con Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric, liberamente ispirato dall’omonimo romanzo di Leopold von Sacher-Masoch.

Genere Drammatico/commedia
Durata: 50 min

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

05-02-2025 - 08-02-2025
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 22:30

Prezzi

€ 15.00

Una donna sola, malinconica, visionaria, ripercorre con le parole situazioni personali, sospese in un’atmosfera per lei stessa indecifrabile, di realtà o pura invenzione. A tratti la donna ricorda di avere un altro ruolo, forse ancora una visione, nel quale impersona/incarna Ecuba, urlante il suo dolore tra le fiamme che devastano Troia. In una continua e doppia dissociazione dell’essere, prestando il proprio corpo allo spirito estremamente sconvolto della moglie di Priamo, la donna viaggia a forte velocità verso la completa solitudine, nella quale solo le sue invenzioni e le possessioni di Ecuba troveranno vita. Ambiente, luci, echi acustici e mnemonici, interpretazione, contribuiscono a far risaltare la suggestione e il lirismo della tragedia euripidea; musiche, oggetti e verbalizzazioni contemporanee richiamano al mondo della coscienza le impronte indelebili del classico e del mito che fortunatamente tracciano l’anima nelle nostre frammentazioni e solitudini metropolitane.

Testo e regia di Lelio Lecis

 Con Tiziana Martucci

Dove

Teatro delle Saline

(Piazzetta Billy Sechi, 3-4)

Orari di apertura

19-02-2025 - 22-02-2025
mercoledì - sabato
dalle 21:00 alle 23:00

Prezzi

€ 15.00

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