Il paese del vento
I sogni di ragazza di Grazia Deledda e il suo giovanile amore per Gabriele, fantasma che la perseguita fino alle soglie del matrimonio con un altro uomo, sono all’origine di questo romanzo squisitamente autobiografico e fortemente introspettivo, scritto nel 1931.
Dietro il nome di Gabriele, si nasconde una figura reale, quella di Stanis Manca, brillante giornalista di cui la scrittrice si innamorò con tutta l’ingenuità e l’entusiasmo dei suoi giovani anni.
Stanis Manca fu subito incuriosito da questa ragazza. La volle conoscere e nell’estate del 1891 si recò a Nuoro a trovarla.
Fu un amore epistolare, ma Stanis Manca pare non fosse molto sensibile alle romantiche lettere della Deledda tanto che, dopo un paio d’anni la corrispondenza si inceppò.
A questo strano e tormentato amore, si riferisce l’Autrice in questo romanzo, nel quale dà il nome di Gabriele a colui che era amico di Gabriele d’Annunzio.
Quando la scrittrice nuorese, ormai Nobel, all’apice della notorietà, sente che la sua vita declina, si accinge a raccontare la sua giovinezza, nella metafora di questo romanzo, forse col segreto intento di chiarire e puntualizzare quella stravagante passione giovanile, per paura che le sue lettere, passate in mani di sconosciuti, potessero un giorno essere fraintese e gettare ombra sulla sua immagine di donna e di scrittrice. Alla fine del libro, sarà perciò molto esplicita: «Non pensavo di negarlo, e neppure di spiegarlo, il mio contegno di quel tempo, tanto più che non riuscivo a spiegarlo neppure a me stessa; e se oggi scrivo questo libro è per giustificarmi di fronte ai vivi ed ai morti e soprattutto di fronte alla mia coscienza».
Eccezionalmente privo delle descrizioni paesaggistiche presenti negli altri suoi romanzi, Il Paese del Vento è pervaso da un intenso lirismo. Protagonista è il vento, metafora di un destino che agita e sconvolge le passioni umane, lasciando dietro di sé lacerazioni profonde.
Il paese del vento di Lelio Lecis da Grazia Deledda
Con Lia Careddu, Roberta Pasquinucci Cocco, Stefano Cancellu,
Simeone Latini, Tiziana Martucci