Quest’anno la Stagione di Teatro Contemporaneo si svolgerà nel periodo compreso fra Ottobre 2025 e Febbraio 2026.
Tutte le rappresentazioni saranno replicate alle ore 21 su quattro turni: turno A (mercoledì), turno B (giovedì), turno C (venerdì), D (sabato).
Lars Norén trae spunto da due fatti di cronaca, accaduti a Columbine negli Usa e a Emstetten in Germania. In quest’ultima scuola proprio il 20 novembre del 2006. In entrambe le storie studenti hanno massacrato compagni e professori. Il testo non racconta le storie, di cui i giornali e le tv si sono abbondantemente occupati, ma si focalizza sui comportamenti e le riflessioni dei giovani che sono la testimonianza di un malessere determinato dalla loro fragilità. Attento osservatore della realtà contemporanea e delle possibili deviazioni della mente umana, Norén si interroga su tali abissi di orrore, chiedendosi quale sia l’origine di questa nuova forma di guerra civile scatenata (e annunciata) da un giovane contro sé stesso e il mondo circostante.
Un testo durissimo, che non spiega, non consola e non fa morali, preferendo addentrarsi tra le pieghe di un disagio che chiama in causa tutti noi, focalizzando soprattutto il problema della cultura, o meglio della sua assenza, che scatena questo orrore.
Il Tartufo o L’impostore è una delle commedie tragiche più mordenti di Molière, che nelle sue versioni originali suscitò vivaci proteste per l’audace rappresentazione di un impostore religioso. La rappresentazione pubblica dell’opera fu vietata dal re in seguito all’opposizione conservatrice aristocratica. Satira dell’ipocrisia, la commedia mette in ridicolo la credibilità di una società basata sulle apparenze. Il nostro Tartufo viene reinterpretato, attualizzato e contaminato. Tartufo potrebbe essere chiunque. Rappresenta chi affascina con le parole, approfittandosi di chi non ha strumenti per svelarne l’ambiguità.
Le Lucide vanno in scena con uno spettacolo comico che mette in luce le “sacrosante verità che nessuno vi ha mai detto, o ha il coraggio di dire.
Questa volta saranno in graticola tutte le ipocrisie e le incongruenze dei giorni no-stri, in una visione surreale, dissacrante e apocalittica come quella delle due attrici, che amano provocare il pubblico con la loro ironia schietta e le loro riflessioni sen-za censure. Giacché loro stesse dichiara-no: “del pubblico non ce ne sbatte niente”.
Uno spettacolo irresistibile e sprezzante… proprio come loro.
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