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Rassegna di cinema tedesco

Cinema Tedesco Oggi

La 24a edizione della rassegna Cinema Tedesco Oggi prende quest’anno il titolo Affinità elettive - Letteratura e cinema e si propone di esplorare attraverso 12 film l’intima relazione esistente tra le due arti. Approfittare di un testo già esistente, magari per modificarlo o addirittura “snaturarlo” in base alla propria sensibilità, è una tentazione divenuta pratica consolidata – a volte perfino abusata – dal cinema fin dai suoi albori. Da un lato, la pagina scritta e i suoi autori come ispirazione necessaria di grandi capolavori del cinema, dall’altro, la settima arte come mezzo innovativo per riscoprire storie familiari in chiave originale. Che si tratti di una trasposizione fedele, di un’opera liberamente tratta, o di un capovolgimento satirico, il cinema rilegge, aggiusta, smonta e ricostruisce trame conosciute, rivelandone nuovi significati. Proprio grazie a questi incontri letteratura e cinema mostrano le loro “affinità elettive” – per dirla come il sommo poeta tedesco Johann Wolfgang Goethe, da cui la rassegna prende il titolo. Anche se i lavori di grandi autori come lo stesso Goethe, Schiller, Brecht o Grass sono diventati dei classici e sono sempre presenti sugli scaffali delle librerie, è innegabile che la loro trasposizione cinematografica si presta a riletture moderne, ne dimostra l’attualità – se non addirittura l’eternità. Oltre all’adattamento filmico di opere letterarie, il cinema si è spesso dedicato alle biografie di poeti e drammaturghi, le cui vite, per intensità e vicissitudini, sembrano talvolta esse stesse trame romanzesche. Per questo sono stati inseriti nella rassegna anche film che ricostruiscono la vita di autori come Friedrich Schiller e – da noi il meno noto – Thomas Brasch. 

Comune

Cagliari

Die Blechtrommel

Die Blechtrommel
Il tamburo di latta
Regia di Volker Schlöndorff
Germania Ovest/Francia/Polonia/Jugoslavia, 1979, v.o. sott.it., col., 136’, 
con David Bennent, Angela Winkler, Mario Adorf

Il piccolo Oskar Matzerath, nato in Germania nel 1924 con un’intelligenza superiore alla media, dimostra da subito di essere un bambino estremamente precoce e intelligente. Già tra le braccia della madre, il neonato inizia a guardare a ciò che lo circonda con grande scetticismo. Quando per il suo terzo compleanno gli viene regalato un tamburo di latta, decide di smettere di crescere per protestare contro il mondo ipocrita e intrigante degli adulti. Da quel giorno in poi si sviluppa intellettualmente e come uomo, ma il suo aspetto fisico lo allontana dal mondo degli “adulti”. Mentre il mondo caotico intorno a lui scivola nella follia della Seconda Guerra Mondiale, Oskar tamburella senza sosta sul suo amato tamburo di latta e perfeziona le sue urla inquietanti. Nel 1945 dopo la fine della guerra Oskar decide di voler riprendere a crescere.

Il tamburo di latta è l’adattamento visionario di Volker Schlöndorff dell’acclamato romanzo di Günter Grass (Premio Nobel per la Letteratura), caratterizzato da immagini surreali, erotismo intrigante e satira tagliente. Il film ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1979 e un anno dopo l’Oscar come miglior film straniero.

Dove

Cinema Odissea

(Viale Trieste, 84 )

Orari di apertura

24-11-2024
domenica
dalle 11:00

Prezzi

Ingresso libero

Berlin Alexanderplatz

Berlin Alexanderplatz
Berlin Alexanderplatz
Regia di Piel Jutzi
Germania 1931, v.o. sott.it., b/n, 88’, 
con Heinrich George, Maria Bard, Margarethe Schlegel, Bernhard Minetti

Introduzione di
Antioco Floris
Docente di Estetica del cinema e di Tecniche del cinema e degli audiovisivi
Università degli Studi di Cagliari  

Il film è tratto dall’omonimo romanzo del 1929 di Alfred Döblin, che ne curò la sceneggiatura. Protagonista è Franz Biberkopf, ex operaio appena uscito di galera, che vuole ricominciare una vita onesta facendo il venditore ambulante. Conosce Cilly, il cui ex amante Reinhold cerca di coinvolgerlo in loschi affari. Franz inizialmente si oppone, ma in seguito a un grave incidente è costretto a cedere. Si lega poi sentimentalmente a una ragazza di nome Mieze, grazie alla quale decide di percorrere un’altra strada. Per vendetta Reinhold tenta di sedurre Mieze, ma non riuscendoci la uccide. La polizia indaga sull’omicidio e riesce a intervenire in tempo per impedire a Franz di uccidere l’assassino dell’amata. Reinhold viene arrestato e condannato a 15 anni di prigione, mentre Franz torna a fare nuovamente il mestiere di venditore ambulante.

Grazie all’incontro con Emil Jannings (il noto attore che impersona il professor Rath dell’Angelo azzurro) Döblin s’interessa alla trasposizione cinematografica del suo romanzo: “Il film sonoro fa parlare direttamente Franz Biberkopf e perciò, dal punto di vista acustico, è più autentico del romanzo.” Il film viene prodotto durante l’ascesa del Nazionalsocialismo. Anche per questo rinuncia a temi presenti nell’opera letteraria, come la politica, l’omosessualità, gli ebrei. Poco dopo la sua uscita Döblin dovrà fuggire dalla Germania nazista, mentre il regista e l’attore protagonista avranno un ruolo attivo nella cinematografia del regime.
 

Dove

Cinema Odissea

(Viale Trieste, 84 )

Orari di apertura

26-11-2024
martedì
dalle 21:15

Prezzi

Ingresso libero

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