La torre di Sant’Elia, detta anche torre della Lanterna, fu edificata nel 1282 dai Pisani su commissione degli allora castellani del Castrum di Cagliari Bondo Camulitano e Colo Frapano.
Si trova sulla cima del promontorio di Sant’Elia, nei pressi della chiesetta eretta in onore di Elia, e rendeva possibile il controllo di tutto lo spazio di mare antistante garantendo il collegamento visivo con le altre torri costruite lungo il litorale del golfo.
Presidiata da due guardiani (poi denominati “torrieri” durante la successiva Reale Amministrazione delle Torri) fungeva da torre faro e di guardia.
In un manoscritto seicentesco è descritta la necessità della tempestiva individuazione e segnalazione del naviglio Genovese che, in quel periodo, frequentemente incrociava minaccioso quelle acque. Pare che oggetto delle ispezioni dell’epoca fosse, tra le altre cose, il quantitativo di legno raccolto e stoccato nei pressi della torre.
In questo luogo veniva tenuti accesi dei fuochi di segnalazione con i quali il Castrum di Cagliari - ancora privo delle torri dell’Aquila, dell’Elefante e del Leone - doveva essere allertato della presenza del naviglio nemico. Oltre la funzione militare difensiva, la torre era stata pensata per segnalare alle imbarcazioni la giusta rotta da seguire per raggiungere il porto. Fu dismessa nel tardo XVIII secolo dopo il tentativo di sbarco Francese (1793/94).
Attualmente la torre versa in pessimo stato di conservazione.
Torre di Sant'Elia o Lanterna
Sella del Diavolo
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