Settanta immagini per ripercorrere la straordinaria carriera della grande fotografa Letizia Battaglia. Fino al 26 ottobre il Palazzo di Città di Cagliari ospita Letizia Battaglia Senza fine con immagini iconiche e meno conosciute.
La mostra, curata da Palo Falcone e organizzata da Electa in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti, è promossa dal Comune di Cagliari con la collaborazione di Fondazione di Sardegna
Letizia Battaglia è riconosciuta come una delle figure principali nella storia della fotografia internazionale. Viene universalmente ricordata soprattutto per il coraggio, manifestato al tempo della collaborazione con il quotidiano L’Ora di Palermo, per le immagini realizzate durante la sanguinosa guerra di mafia degli anni Settanta e Ottanta.
La fotografia per Letizia Battaglia è un importante strumento per la sua emancipazione di donna e di madre. Ma, nel tempo, ne comprende il ruolo sociale e di denuncia che può assumere nella società.
“Senza Fine” è un omaggio a Letizia Battaglia. La mostra – pur offrendo una visione unitaria di un lavoro durato cinque decenni – ricalca il suo modo di rompere gli schemi con un progetto unico, distribuito su più spazi, dove una selezione ampia di fotografie narrano in modo atemporale, non cronologico, atematico i molteplici aspetti del suo modo di fare fotografia.
“Senza Fine” è una costellazione di opere di Letizia Battaglia che ripercorrono le principali tematiche della sua carriera. Con questa mostra a Cagliari si mantiene la tradizione di rompere gli schemi, cancellare i temi, ignorare le cronologie e costruire un’opera polifonica, la più rappresentativa possibile, in grado di offrire una visione unitaria di un lavoro durato quasi cinque decenni.
“Senza Fine” è un omaggio anche all’architetta Lina Bo Bardi (1914-1992) e all’allestimento realizzato nel 1968 per la collezione d’arte del MASP-Museu de arte de São Paulo in Brasile, dove sospende le opere con dei cavalletti di cristallo. Per Palazzo di Città, i cristalli diventano una foresta sospesa, con fotografie bifacciali di grande formato, venendo così a creare una installazione aperta, non verticale e gerarchica, delle opere fotografiche.
Le immagini più note di Letizia Battaglia consegnano alla storia una delle pagine più sanguinose, poetiche, struggenti e drammatiche della Sicilia. Ma questa mostra intende aprirsi a un universo di fotografie realizzate fuori dalla sua terra, tappe di viaggi fondamentali per comprendere in modo più profondo l’insieme della sua opera e del suo pensiero. Fotografia, cronaca e vita privata confluiscono in un unico percorso, che mette in luce la straordinaria sensibilità e l’umanità della fotografa palermitana. Alla sua città è dedicata una selezione di lavori realizzati all’ospedale psichiatrico, dove Battaglia coinvolgeva e rendeva protagonisti i pazienti. Un appuntamento che ha rinnovato più volte negli anni. Graziella del 1983 è uno di questi scatti e apre la mostra.
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