Dal 22 febbraio al 22 marzo, a Casa Saddi, ritorna L'Altra Rassegna 2025, una stagione di teatro contemporaneo diretta dal Teatro dallarmadio che promette di incantare e coinvolgere il pubblico con spettacoli inediti e divertenti di alcuni tra gli artisti più interessanti del nostro panorama teatrale.
Alle 21.00, il Teatro del segno presenta Miele Amaro, ispirato all'opera di Salvatore Cambosu, con Stefano Ledda e musiche dal vivo di Andrea Congia, un viaggio tra storie, immagini e poesia.
Alle 18:00, Vanessa Aroff Podda, in collaborazione con TDA, porterà in scena Oracolo agiografico, un capitolo inedito della Super Santa dai superpoteri che invita il pubblico a un rituale contemporaneo tra devozione e ironia, per un'esperienza intima dove ogni presenza trova il proprio santo, seguendo tracce impreviste e rivelazioni accidentali.
Seguirà, alle 18:30, Una giornata particolare del Teatro d'inverno, con Elisabetta Dettori e Giuseppe Ligios che cura anche la regia. La pièce si ispira all’omonimo film di Ettore Scola del 1977, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Un ambiente chiuso, due protagonisti, due storie umane. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio.
La rassegna terminerà con due imperdibili appuntamenti: alle 18:00 andrà in scena Mitomania - Storie mitologiche à la carte di Batisfera teatro, uno spettacolo partecipato che rende le storie mitologiche divertenti e fruibili a qualsiasi pubblico. In scena Angelo Trofa diretto da Valentina Fadda. Nei miti è dispiegato l’enorme potere del racconto che si serve di storie e personaggi per arrivare al cuore di temi immortali come l’amore, il conflitto, la sconfitta e la morte. Poeti, filosofi e letterati di ogni tempo hanno raccontato queste storie secondo il loro punto di vista. Attraverso un’interazione democratica, Trofa proporrà al pubblico un menù di 10 storie mitologiche tra cui scegliere “a maggioranza” quali vedere rappresentate.
Alle 18:30 il Teatro Instabile con Caravona dei sogni...storie d'amore e di follia, spettacolo per un attore, un pianista, due luci, un paio di microfoni e un grande quadro “Guernica” di Pablo Picasso. Guernica è stata ferita, e il quadro di Picasso ne è la sua denuncia; brutalità, disperazione, parole, guerra e crudeltà. “L'uomo è egocentrico, irragionevole, illogico...non importa...amalo“ diceva Madre Teresa di Calcutta.
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